padre e figlio 

Ciak: i Messner a Solda per il nuovo docufilm

STELVIO. Ricordare a distanza di 40 anni quell’avvenimento unico, la scalata della montagna più alta del pianeta senza ossigeno, e promuovere il nuovo film-documentario che racconterà quell’episodio,...



STELVIO. Ricordare a distanza di 40 anni quell’avvenimento unico, la scalata della montagna più alta del pianeta senza ossigeno, e promuovere il nuovo film-documentario che racconterà quell’episodio, dal titolo “Monte Everest ultima scalata”. Questi i temi della conferenza voluta l’altra sera da Reinhold Messner nel salone dell’albergo Payer di Solda. Il re degli ottomila Messner, nei panni di regista, all’appuntamento è arrivato in compagnia del figlio Simon - sua controfigura naturale – e del produttore austriaco Hans Peter Staufer. «A quattro decenni da quello storico avvenimento – ha affermato Reinhold Messner – penso che questo documentario possa diventare un bellissimo regalo per tutti gli appassionati di montagna. Fu un’impresa unica perché dalla maggioranza ritenuta impossibile. La scalata ebbe inizio nei primi del mese di marzo 1978: a quell’epoca avevo 33 anni ed ero nel pieno delle mie forze fisiche. L’esperienza si concluse l´8 maggio. Restai in vetta non più di una mezz’ora. Tengo a precisare che non fu una scommessa, perché quando si va in montagna non si va per azzardo. Le mie condizioni fisiche mi hanno sostenuto fino alla cima ma sarei stato pronto a terminare la salita se mi fossi accorto dell’impossibilità di raggiungere il traguardo».

Messner ha usato più volte, per raccontare la nascita del film, l’immagine del “sogno nel cassetto”: «Ho atteso così a lungo perché tempi non erano maturi. Nel corso di tutti questi anni ho visto crescere mio figlio Simon che mi assomiglia in tutto, anche nel timbro della voce, e che conosce alla perfezione ogni mio movimento in arrampicata. Ha la mia stessa passione per la montagna ed è uno scalatore formidabile: constatato tutto ciò, ho ritenuto fosse il momento giusto. Il passo successivo è stato individuare il produttore». Il cast cinematografico, una dozzina di persone, si è stabilito a Solda a inizio settimana. Nei prossimi giorni la troupe salirà in quota con l’elicottero per portarsi a 3.300 metri dopo aver individuato i lineamenti delle montagne che ricordano l’Everest. Le riprese si tradurranno in un docufilm di 90 minuti che andrà in onda i primi di maggio sulla televisione austriaca. (b.p.)













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