Circonvallazione nord-ovest, Dalbosco contesta Zanier

Merano. Pochi giorni fa l’Obmann dell’Svp meranese, Andreas Zanier, ha diffuso una nota stampa decisamente pungente a proposito del rallegrarsi dei Verdi per l’avvio dei lavori del secondo lotto...



Merano. Pochi giorni fa l’Obmann dell’Svp meranese, Andreas Zanier, ha diffuso una nota stampa decisamente pungente a proposito del rallegrarsi dei Verdi per l’avvio dei lavori del secondo lotto della circonvallazione nord-ovest. In risposta interviene come privato cittadino Marco Dalbosco, ex assessore comunale alla viabilità dei Verdi: «Invece di presentare proposte vengono ripetuti luoghi comuni e pregiudizi. Mi permetto di inviare un’opinione personale», scrive alla nostra redazione.

La sua nota, intitolata “Tunnel e bugie”, comincia così: «Che croce, ‘sto tunnel, per la Svp! La circonvallazione nord-ovest la perseguita da quasi vent’anni. Da un lato, i tempi di realizzazione sono diventati biblici, dall’altro è assolutamente necessario presentarla come un successo targato Stella Alpina. E allora addio alla verità: vengono ripetuti una serie di pregiudizi che distorcono la realtà». Dalbosco passa a ricordare alcuni fatti: «Nel 2004 mi sono dimesso dall’incarico di assessore e i Verdi sono usciti dalla maggioranza non per la circonvallazione in sé, ma perché la Svp ha fatto approvare il tracciato sotto la città con i voti della destra e contro le obiezioni tecnicamente approfondite dei partner del centrosinistra. Giova ripeterlo: i Verdi non erano contro la circonvallazione, bensì contro quel tracciato, perché le difficoltà tecniche, i costi enormemente superiori, le complicazioni l’avrebbero resa un’opera costosissima e con tempi di realizzazione molto lunghi. Sedici anni dopo possiamo dire che il tempo ci ha dato ampiamente ragione. Per due legislature poi il sindaco Januth, messo a capo dell’amministrazione proprio con questo compito, ha tentato di portare avanti l’opera. O meglio, ciò che competeva al Comune, cioè l’assegnazione del garage in caverna. E ha fallito. Mentre Paul Rösch ha concluso l’iter in breve tempo. In attesa del “miracolo” del tunnel, tra il 2005 e il 2015 non è stato fatto poi più niente per la mobilità. Le rotatorie di Romano Cavini e le ciclabili del sottoscritto sono rimaste orfane. Chi era l’assessore al traffico tra il 2005 e il 2015?».

«I Verdi hanno sempre sostenuto che la circonvallazione – se si vuole guardare in faccia la realtà e non fare propaganda – non diminuiva il traffico, ma lo spostava. Spostarlo fuori città può essere un passo importante, ma provvisorio. Dotare la città e il comprensorio di forme innovative e moderne di mobilità deve essere invece l’obiettivo principale. L’attuale amministrazione con l’assessora Madeleine Rohrer ha realizzato in brevissimo tempo una serie di opere e misure concrete che vanno in questa direzione. Alcuni esempi tra tanti: il raddoppio della linea 6, il progetto pedibus, il parcheggio per pendolari alla stazione di Maia Bassa. Forse è questo che fa “rosicare” la Svp: gli “incompetenti” Verdi che realizzano in pochi anni cose che, a Merano, hanno sempre richiesto decenni».













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