Commercianti, Ferragosto fra sorrisi e lo spettro lockdown 

Le voci dei negozianti del centro. L’arrivo dei turisti ha dato una boccata d’ossigeno ma è dura recuperare  quanto perso nei due mesi di chiusura forzata. Cauto ottimismo mischiato alla paura per il rialzo dei contagi



Merano. Prima il Covid e la chiusura per due mesi di tutti i negozi. Quindi una graduale ripresa e poi i saldi che sono stati il momento della risalita. Infine, finalmente, sono arrivati i turisti a sollevare un po’ la situazione generale del commercio in città. Ora l'incubo sembra un ricordo. Ma c'è l'incognita del futuro legato alla ripresa dei contagi, seppur non manchi la speranza per un esito soddisfacente della stagione. È questa la situazione che si avverte parlando con i negozianti del centro meranese. Partiti in ritardo, rispetto agli anni scorsi, i saldi estivi hanno avuto un’accoglienza più che positiva. La gente s’è messa in fila per approfittare degli sconti stagionali, “slittati” di 13 giorni rispetto al 2019, a causa della situazione eccezionale legata al Coronavirus. In tanti, mossi anche da una grande voglia di normalità, hanno deciso di approfittare subito dell’opportunità, consapevoli anche del fatto che i due mesi di lockdown hanno impedito la vendita di molti capi, ora disponibili a prezzi inferiori rispetto a quelli interi.

Le voci.

Dopo il Covid ci si aspettava una riapertura più debole. Invece è andata bene, anche se il caldo ha fatto da "freno" almeno nei pomeriggi di diverse giornate. I pareri concordano fra i commercianti meranesi che abbiamo interpellato. Dice Heike Matscher che ha il suo negozio in via Galilei: «Dopo due mesi di chiusura la ripresa c'è stata anche se graduale. Sono arrivati i primi turisti che hanno contribuito in qualche modo a risollevare la situazione pesantemente compromessa dalla chiusura per la pandemia. Già alla fine di giugno le vendite sono state buone, in luglio così così mentre in questo mese gli affari sono andati bene. Speriamo di continuare nello stesso modo per uscire dalla situazione gravissima causata dalla prolungata chiusura. Stiamo già vendendo i capi per l'inverno, sperando che un'ulteriore chiusura possa essere evitata». Anche Aris Deflorian, fiduciario locale della Confesercenti e titolare di un negozio di calzature in via Galilei, è soddisfatto della piega: «La chiusura causa virus è stata devastante per molti. Qualcuno ha potuto lavorare comunque grazie ad internet riuscendo a racimolare qualcosa. Poi, dopo la riapertura, gli affari piano piano sono ripresi fino a quando sono iniziati i saldi estivi. Che sono andati tutto sommato bene. Nel periodo di Ferragosto, con l'arrivo dei turisti, abbiamo ripreso in modo confortante. La città, nel suo assieme, ha riacquistato la sua verve commerciale che sembrava aver perduto durante l'offensiva del Covid». Contento di come sono andate le cose è anche Maximilian Rainer che ha il proprio negozio di calzatura in via Cassa di Risparmio. «C'è una ripresa ,lenta ma costante. Diciamo che siamo contenti dopo l'autentica mazzata causata dalla chiusura per due mesi. Con l'arrivo degli ospiti e con l'inizio della stagione dei saldi la situazione degli affari è migliorata anche se le perdite lamentate durante la serrata di due mesi nessuno potrà risarcircele». Soddisfatta è anche Samanta Cavalli del negozio di intimo in piazza della Rena: «Questo mese di agosto, complici le vendite di fine stagione, per noi è stato positivo. La gente ha ripreso il gusto di fare gli acquisti. E questo è importante perchè significa il ritorno alla vita di tutti i giorni. Sono preoccupata per una seconda chiusura a causa del numero dei contagi. Un'eventualità del genere sarebbe un vero disastro visto che molte aziende, in quel caso, sarebbero costrette a chiudere». E.D.













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