Comune: cala il debito, più spese per il personale 

Il bilancio di previsione. Pareggio a 83 milioni, in linea con i budget degli ultimi anni  I maggiori investimenti nell’edilizia scolastica, dal risanamento della Deflorian all’istituto musicale  


Simone Facchini


Merano. La gestione commissariale vara un bilancio comunale di previsione dalle cifre in linea con quelle degli ultimi anni. Pareggia a 83 milioni, partite di giro comprese. Superano i 17 milioni gli investimenti, dettati dalle decisioni politiche della passata amministrazione. Salgono del 2% le spese per il personale, aumento dovuto agli adeguamenti contrattuali. Cala ancora l’indebitamento pro capite di ciascun cittadino: 290 euro, dieci anni fa erano 2.200 a testa. L’abbattimento dei mutui, percorso intrapreso nell’ultimo decennio, libera risorse per spese correnti e indirettamente viene “premiato” con contributi a parte della Provincia, oltre 5 milioni annui, da indirizzare a ulteriori investimenti.

La politica, quando in municipio tornerà la politica, potrà correggere il tiro. Per ora, il bilancio di previsione porta la firma della commissaria Aida Bruzzese che fa affidamento sugli uffici – nel caso, la Ripartizione risorse finanziarie e patrimoniali – e su quanto giunta e consiglio municipale hanno deciso nelle scorse stagioni. Sul fronte delle entrate c’è un dato da rilevare: il bilancio tiene conto delle disposizioni “standard”, quindi al netto di quanto il Covid ha influito pure in questo settore nel 2020. In altre parole, il documento prefigura introiti come se dovesse essere un anno ordinario, anche se questo 2021 ordinario non sarà. Parliamo, per esempio, di quote Imi, pubblicità, occupazione suolo pubblico. Strumenti sui quali il Comune potrebbe intervenire per agevolare (o meno) le diverse categorie.

I capitoli.

Le spese correnti si attestano sui 51 milioni. All’interno del capitolo, quelle per il personale gravano per 20 milioni. Crescono rispetto all’anno passato del 2%, vale a dire circa 400 mila euro: maggiore esborso riconducibile ai rinnovi contrattuali secondo le disposizioni di legge e all’obbligo di inserire nel conto la quota del Tfr.

La somma per gli investimenti si attesta sui 17 milioni. Nell’elenco dettagliato la gestione commissariale non contempla scelte politiche, che finiranno in capo alla prossima squadra di governo eletta. Vengono portate avanti le iniziative già avallate fino al commissariamento e comprese nel Dup, il documento unico di programmazione. L’edilizia scolastica fa ancora la parte del leone, con i 2,6 milioni per la riqualificazione della Deflorian e gli altrettanti denari (rimborsati però dalla Provincia) per la nuova scuola italiana di musica a Maia Bassa, nel futuro polo sui terreni dei padri cistercensi fra via Roma e via Parrocchia. C’è la rata da 700 mila euro per concludere il finanziamento per ampliare il lido. All’ippodromo – per vari lavori - verranno dedicati 690 mila euro ma senza spesa per il Comune, in quanto si tratta di contributi provenienti da Roma. Un milione e più consentiranno di proseguire nel risanamento dell’acquedotto Frigele, con larga parte dell’investimento coperto dalla Provincia e dalle altre Municipalità su cui incide il progetto. Prosegue la conversione a led dell’illuminazione pubblica in ottica di risparmio energetico: 400 mila gli euro a bilancio. E ancora: 1 milione di quota per la nuova caserma dei vigili del fuoco di Sinigo, 900 mila euro per procedere nell’adeguamento del palazzo municipale alle norme antincendio, 300 mila per lo stesso motivo applicato alla residenza per lungodegenti Sant’Antonio, 222 mila per interventi alla casa di riposo d Maia Bassa. Non ultimo, 3 milioni vengono riservati alla disponibilità delle singole ripartizioni comunali per investimenti di minore portata gestiti in autonomia.

L’indebitamento.

Una decina di anni fa, sui meranesi gravava un debito comunale di oltre 80 milioni di euro. Il secondo mandato di Günther Januth e la legislatura di Paul Rösch, accomunati dall’assessorato al bilancio affidato a Nerio Zaccaria, hanno ridotto la cifra a meno di 12 milioni. Dai 2.200 euro di debito pro capite si è passati agli attuali 290. Per i mutui, dalle casse comunali l’anno prossimo dovranno uscire 1,43 milioni; gli interessi verranno rimborsati dalla Provincia.













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