MERANO

Cuochi, pizzaioli e camerieri: l’Hgv punta sui profughi

Partono 42 corsi che preludono all’inserimento lavorativo



MERANO. In provincia, ormai, non c’è più nessuno o quasi - tra italiani e tedeschi - disposto a fare il lavapiatti, ma anche l’aiuto cuoco, il facchino, il cameriere, la governante e talvolta persino il pizzaiolo. Lavori che quasi tutti scansano ma che interessano i migranti.

Anche per questo il Comune di Merano ha deciso di coinvolgere l’Hgv, a caccia di manodopera per il settore alberghiero. «Governare i processi e i flussi di immigrazione attraverso vere politiche di integrazione ci consente di trasformare un fenomeno irreversibile in un’opportunità di crescita, anche per la nostra terra», ha spiegato il vicesindaco Rossi, che ha poi ricordato la preziosa iniziativa proposta da Gourmet's International. La società di marketing del vino intende infatti organizzare corsi di qualificazione professionale nel settore alberghiero, ma non solo, attingendo a fondi europei.

In due diverse tranche, la prima già dal 31 luglio e la seconda dal 15 settembre, saranno ben 42 i corsi attivati su tutto il territorio provinciale per un totale di 500 ore a corso, tra teoria e stage. All'interno del percorso formativo molte saranno le ore dedicate all'apprendimento linguistico, sia dell'italiano che del tedesco, come quelle dedicate all'educazione alla cittadinanza attiva e alla conoscenza delle norme che regolano le diverse professioni. 













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