una delegazione a trento 

Dolomiti Pride, il M5S c’è «Celebriamo la diversità»

MERANO. Nato nel vortice delle discussioni nella terra del Concilio, il Dolomiti Pride, domani, conterà sulla partecipazione di una consistente delegazione di membri del Movimento 5 Stelle...



MERANO. Nato nel vortice delle discussioni nella terra del Concilio, il Dolomiti Pride, domani, conterà sulla partecipazione di una consistente delegazione di membri del Movimento 5 Stelle altoatesino. Da Merano ci saranno le consigliere comunali Francesca Schir e Adriana Valle, soddisfatte che per la prima volta la manifestazione di sostegno alla comunità Lgbtqia+ tocchi la nostra regione. Già nell’anno del Giubileo Schir, i suoi colleghi della scuola di polizia e le loro famiglie parteciparono al primo Pride romano, e oggi la presidente del consiglio comunale ricorda che nel 2016 il consesso meranese approvò le unioni di fatto prima della legge Cirinnà.

«Il Dolomiti Pride è una manifestazione estremamente importante: essere omosessuali non è una scelta, una colpa o una malattia. Ancora oggi, in alcuni Paesi fra cui anche l’Italia, i diritti delle persone Lgbtqi non sono veramente affermati, sono ancora parziali, sono ancora e sempre da difendere. Per questo, anche in Italia, è ancora necessario organizzare e partecipare alle diverse manifestazioni Pride. Perché difendere i diritti, chiedere diritti, significa difendere la possibilità delle persone di amare liberamente, di costituire famiglie, di avere il diritto di abitare nella stessa casa con gli stessi diritti. Soprattutto e anche perché, invece, tutti hanno gli stessi doveri. Sosteniamo il Dolomiti Pride per ricordare Stonewall, il 28 giugno del 1969, per ricordare tutte le persone coraggiose che hanno deciso, dopo secoli di pregiudizi, di violenze, di battersi contro coloro che si arrogano il diritto di decidere che chi ama una persona dello stesso sesso sia “sbagliato”. Saremo al Pride perché la diversità è un valore che va sempre celebrato, per godere della bellezza dell’essere umano in tutte le sue declinazioni, della varietà della vita nella sua interezza».

Per una liberazione dagli schemi culturali violenti, per un mondo in cui nessuno e nessuna debbano più sentirsi perseguitati. (s.m.)













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