MERANO. Sarà un momento storico, quello di domani, per la comunità ebraica meranese. Per la prima volta nella sinagoga di via Schiller entrerà il massimo esponente dell’Ucei, l’Unione delle comunità ebraiche italiane. È l’ente rappresentativo della confessione ebraica nei confronti dello Stato. La presidente Noemi Di Segni salirà da Roma in riva al Passirio assieme a Umberto Piperno, rabbino di riferimento della comunità meranese. L’occasione è data dall’accensione dell’ottava candela della chanukkia per la festa delle luci della tradizione giudaica.

Ad attendere gli ospiti ci saranno le autorità locali – ha dato conferma il sindaco Paul Rösch – ma anche il vescovo Ivo Muser. “È un motivo di profondo orgoglio che Noemi Di Segni e il nostro rabbino abbiano accolto il nostro invito”, spiega Elisabetta Rossi Borenstein, presidente della comunità ebraica meranese. “È un gesto di grande attenzione nei confronti di una piccola comunità come la nostra, una sessantina di persone. Quello di domenica vuole essere un momento di gioia e di condivisione, e per questo invitiamo tutti i cittadini, di qualsiasi religione e cultura, a partecipare all’appuntamento dalle 17 in sinagoga, dove sarà accesa l’ottava candela”. Per la celebrazione del Chanukkah è usanza apporre dei lumi alle finestre, “un modo per mostrare la nostra tradizione, non assolutamente per imporla” sottolinea Rossi Borenstein. “Il nostro è un messaggio di convivenza, e così come noi cerchiamo di essere presenti alle manifestazioni di altre comunità quando veniamo invitati, saremo lieti di aprire le porte ai meranesi che, è giusto ricordalo, hanno partecipato sempre numerosi ad altre nostre iniziative”.

In ebraico la parola chanukkah significa “inaugurazione” o “dedica”: la festa commemora la consacrazione di un nuovo altare nel Tempio di Gerusalemme a seguito della conquistata libertà dagli elleni. Rappresenta sia una celebrazione della volontà di sopravvivere del popolo ebraico, sia una festività che segna il dominio della luce sull'oscurità.(sim)