Vandalismi

Duomo di Merano, “sfregio” sotto l’affresco del ’400

Writer in azione sotto la volta esterna della chiesa di San Nicolò, deturpata con lo spray nero la parete che ospita un dipinto attribuito al pittore boemo Venceslao


Jimmy Milanese


MERANO. Ancora una volta uno sfregio al patrimonio storico della città. Questa volta, vittima di un atto vandalico è stato il Duomo di Merano, in particolare la volta esterna a crociera sotto il campanile della chiesa di San Nicolò. Infatti, ignoti non hanno trovato di meglio da fare se non incidere la loro inciviltà a pochi centimetri da un importante affresco risalente al 1400 del pittore boemo Venceslao, tra l'altro, accreditato come autore del Ciclo dei Mesi presso il castello del Buonconsiglio di Trento.

“CP.” le due lettere incise con una bomboletta spray nera e diverse bottiglie di vetro abbandonate sul cornicione del porticato stesso. Evidentemente, il frutto di una serata conclusa con l'ennesimo fastidioso atto vandalico in una zona dove non sono presenti telecamere capaci di dare un volto agli autori di tale gesto.

Non è certo la prima volta che Merano e in particolare i suoi angoli di pregio, vengono presa di mira da azioni vandaliche.

Ad esempio, già negli scorsi anni le pareti della Wandelhalle vennero imbrattate da pseudo-writer che però alla fine furono pizzicati dalle telecamere a circuito chiuso.

A tal proposito, si ricorda l'imbrattamento del luglio del 2019 con quattro scarabocchi lasciati sotto i mezzibusti degli ex sindaci Roman Weinberger e Josef von Pircher. In quell’occasione, come detto, i responsabili vennero però videoripresi, poi identificati e infine condannati al pagamento delle spese di ripristino del decoro della parete imbrattata.

Sempre per limitarsi agli ultimi anni, nel marzo di quest'anno sono apparse ancora una serie di segni che nulla avevano a che fare con qualsiasi forma di espressione artistica. Il tutto a pochi mesi dall'ultimo restauro della Wandelhalle costato alle casse comunali ben 147.000 euro.

Tra le varie e spesso costose soluzioni per rimuovere i segni dell'imbrattamento dalle pareti degli edifici, nel maggio di quest'anno una società tedesca aveva presentato un macchinario rivoluzionario che grazie all'utilizzo combinato di diverse sabbie è in grado di rimuovere le pitture dalle pareti ma senza intaccarne l'intonaco.

Nel corso della presentazione, di fronte a un folto pubblico, proprio alla Wandelhalle il macchinario era subito entrato nelle grazie di Meinhard Khuen, presidente del quartiere Kallmünz, il quale si si era rammaricato dei tanti sfregi al patrimonio culturale presente nel suo quartiere, soprattutto in considerazione del fatto che proprio da Khuen era partita l'idea di consegnare una serie di pareti grezze nel quartiere ai writer, in modo da permettergli di dare sfogo alla loro vena artistica. Il fatto è che quel macchinario costerebbe tra i 10-14.000 euro, quindi, fuori dal budget di un singolo Comitato di quartiere, anche se una volta acquistato – si era ipotizzato dall'amministrazione comunale stessa - la rimozione degli sfregi avrebbe un costo irrisorio.

Invece, nonostante l'esistenza di multe salate per questo tipo di atti vandalici, la storia si è ripetuta nei giorni scorsi e questa volta l'inciviltà ha sfiorato l'affresco del Venceslao che ritrae un pellegrino immerso in un bosco nell'atto di pregare di fronte a una croce che gli indica l'Oriente. Un dipinto probabilmente dell'inizio del XV secolo che fa bella mostra di sé di fronte a un altro capolavoro che da anni grida voglia di restauro.

Si tratta del paesaggio notturno ritraente i santi Barbara, Caterina, Floriano e Leonardo in contemplazione della Pietà. Insomma, due tra le più importanti decorazioni esterne presenti in città che accolgono chi attraversa il voltone sotto il campanile del Duomo di San Nicolò, le quali per il loro posizionamento all'aperto si trovano in una situazione di estrema vulnerabilità. Fatto il danno, ora si cercano i colpevoli, ricordando che questi tipi di atti vandalici possono comportare multe fino a 500 euro, oltre a conseguenze di natura penale nel caso il versamento di liquidi o altre sostanze causi un danno permanente all'edificio di interesse storico.













Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi
la promessa

Kompatscher: «Adesso basta: stop a case costruite per i turisti» 

L’emergenza abitativa. La risposta del governatore ai sindacati: «Gli alloggi nelle nuove aree convenzionate solo per residenti stabili». I rappresentanti dei lavoratori: «La zona di ponte Roma resti produttiva». Il sindaco: «Bisogna ampliarsi nei centri limitrofi»


antonella mattioli

Attualità