Festa dei giovani, «Troppe ingerenze dell’ente turistico»

Merano. Dopo lista Rösch/Verdi, Svp, vicesindaco e Civica per Merano è la presidente del consiglio comunale Francesca Schir (gruppo misto) a commentare il recente annullamento della festa di San...



Merano. Dopo lista Rösch/Verdi, Svp, vicesindaco e Civica per Merano è la presidente del consiglio comunale Francesca Schir (gruppo misto) a commentare il recente annullamento della festa di San Silvestro dei giovani in via Cassa di Risparmio: «Il rimpallo di responsabilità fra Comune e Azienda di soggiorno mostra chiaramente che qualcosa non funziona nella convenzione stipulata nel 2016 nei rapporti fra i due enti “litiganti”», dichiara Schir.

«Solo che, in questo caso, non gode nessuno, soprattutto non i giovani. La convenzione infatti prevede, come ha ricordato al vicesindaco Andrea Rossi la presidente Ingrid Hofer, che l’Azienda possa esprimere un parere vincolante sulle attività legate al periodo e agli eventi del mercatino di Natale. A mio avviso qui sorge una discrasia fra bene comune e interessi turistici, fra necessità dell’amministrazione e mission dell’Azienda di soggiorno. Ciò genera il paradosso - almeno io lo ritengo tale – che il parere dell’Azienda, sebbene importante, possa vincolare le scelte dell’amministrazione. E ritengo altrettanto paradossale che il Comune, in virtù della convenzione, debba subire dall’Azienda un velato ricatto: come ben si evince dal carteggio tra Hofer e Rossi, a fronte di una decisione non condivisa viene ventilata dall’Azienda di soggiorno la possibilità di non fare gli altri festeggiamenti previsti».

Qui il punto del coinvolgimento dei residenti nell’offerta per le festività: «Certo, l’Azienda si occupa della propria visione, dei propri portatori di interesse, fra cui commercianti, esercenti delle vie coinvolte, operatori turistici in genere. E i cittadini residenti? E, soprattutto, i giovani? È proprio questo che non funziona nella convenzione, rispetto alla quale già nel 2016 avevo dichiarato la mia contrarietà in riferimento all’eccesso di potere che essa conferisce all’Azienda. Ritengo che debba essere sempre il Comune a poter decidere per le proprie attività, sentiti i pareri degli organismi coinvolti, ma che in nessun modo debba piegarsi al volere di chicchessia, soprattutto in relazione ai compiti che l’amministrazione pubblica deve assolvere, cioè occuparsi delle esigenze di tutti i cittadini, residenti e non, turisti e commercianti, anziani e giovani compresi. Chiederò quindi all’amministrazione, proprio per evitare spiacevoli episodi come quello recente, che al più presto la convenzione stipulata in questi termini nel 2016 possa essere modificata affinché il Comune si possa riappropriare della facoltà decisionale che dovrebbe essergli propria».













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