Frana a Laces, riaperta la Statale 

Precipitati 500 metri cubi di roccia a causa della caduta di un albero sul versante



LACES. Sono cinquecento i metri cubi di roccia franati l’altra sera sulla strada della Venosta, a Laces, provocando nella piccola valle un boato che ha indotto decine di cittadini a chiamare il numero per le emergenze, allarmati per il frastuono.

La frana si è verificata intorno alle 18.45 di giovedì sera. Immediato l’arrivo di venti vigili del fuoco di Laces, che insieme a quelli di Covelano, provvisti di un potente faro per illuminare la statale e l’area della montagna da cui la roccia si era distaccata, hanno provveduto a sgomberare la carreggiata, mentre il traffico è stato deviato per tutta la notte nel paese di Laces. Già giovedì sera sono giunti sul posto anche due geologi della Provincia. Un ulteriore sopralluogo è stato fatto ieri mattina, alle 6.30, da un altro geologo dell’ufficio provinciale, accompagnato da un responsabile del servizio strade. Infine, alle 8 del mattino, la definitiva riapertura al traffico.

«La causa – fa sapere Helmut Fischer, sindaco di Laces – è stata individuata nella caduta di un albero in un’area battuta di rado. Purtroppo le frane sono sempre un’eventualità nelle zone di montagna, ma ora la situazione è tenuta sotto stretto controllo, così come per il tratto della statale tra Laces e Castelbello. A circa 200 metri da Laces, in direzione di Castelbello, la Provincia sta costruendo una diga per trattenere i sassi che potrebbero cadere sulla strada».













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