Il commosso addio a Moderini 

Centinaia di persone ieri al cimitero per il funerale dell’«ufficiale gentiluomo»



MERANO. Un cerimonia funebre semplice come è uso nel mondo militare e sportivo, in quel mondo nel quale Carlo Moderini, militare e sportivo di razza aveva passato la quasi totalità della sua intensa vita. Molti gli occhi umidi, diversi gli interventi tutti sottolineanti i pregi di questo ufficiale gentiluomo dal carattere cortese e disponibile anche nella vita privata, in quella borghese e in quella sportiva dove era stato atleta di pallacanestro, quindi allenatore e finalmente presidente dell’As Merano, dedicando tempo e fatica per tanti, tanti altri. Ed è stato questo il leitmotiv degli interventi, dal colonnello ora presidente dell’Unuci Licio Mauro a Antonio Todaro, compagno di decine di anni nella vita militare e sportiva tanto da ricevere la pesante eredità quale presidente del più grande sodalizio altoatesino di lingua italiana. Un’amicizia e una collaborazione così intensa che ha impedito all’attuale presidente di terminare la lettura del breve ma commosso ricordo. Una cerimonia semplice sì ma intensa, accompagnata dal coro Alpini Merano.













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