L’Algeria negli “occhi” di due meranesi

Merano. Dopo la sospensione della scorsa edizione, seppur in forma ridotta riprende la rassegna di viaggi “On the road again”, a partire da oggi alle 20 e per almeno tre puntate in diretta streaming...



Merano. Dopo la sospensione della scorsa edizione, seppur in forma ridotta riprende la rassegna di viaggi “On the road again”, a partire da oggi alle 20 e per almeno tre puntate in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale Youtube dedicato all’appuntamento con gli italiani che viaggiano nel mondo.

Primo appuntamento, quello con l’Algeria di Annelie e Luciano Nilo al quale seguirà l’Iran di Manuel Gluderer e Paria Osanlou, quindi, Brasile, Libano, Bosnia con i loro universi femminili a cura di Enzo Nicolodi, da oltre trent’anni anima e corpo della manifestazione.

Quindi, si parte con l’Algeria attraversata in camper. Paese inaccessibile al turismo fino al 2019, vuoi per la guerra civile che aveva fatto milioni di vittime, vuoi per gli attacchi terroristici e i sequestri di turisti e mezzi, ora l’Algeria sta aprendo i suoi confini con la polizia impegnata a garantire l’ordine. «Siamo stati tra i primi camperisti ad attraversarla lo scorso anno, emozionati nel visitare la più grande nazione del continente africano», spiegano i coniugi Nilo.

Un paese ricco di storia, quello che presenta ancora oltre 500 insediamenti risalenti all’impero romano, molti ancora in ottimo stato di conservazione come quelli di Tipasa, Djemila e Timgad, tutti sotto la tutela dell’Unesco.

Nel video-documentario ci sarà spazio per le città di Costantine nel regno di Numidia, per la capitale Algeri con la sua casbah e l’architettura moresca, la basilica Notre Dame D’Afrique e poi Ghardaia, il mondo incantato dei mozabiti.

Ma i coniugi Nilo spiegheranno anche come si vive a Djanet, la bianca perla del Sahara. Da qui, l’immersione nelle immense dune del Sahara, ricco di sculture rupestri e graffiti di epoca preistorica risalenti a 10.000 anni fa, ma anche l’incontro con i Tuareg del deserto.

Insomma, un viaggio virtuale in terra d’Africa che in tempi di lockdown potrebbe essere un buon momento di svago e relax. J.M.

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