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La messa evangelica in tivù  in cinquanta Paesi con Zdf

MERANO. Oltre trenta operatori televisivi, quattro camion dotati di parabola satellitare e via Carducci chiusa al traffico già da giovedì pomeriggio. I mezzi della rete televisiva tedesca Zdf 2 sono...



MERANO. Oltre trenta operatori televisivi, quattro camion dotati di parabola satellitare e via Carducci chiusa al traffico già da giovedì pomeriggio. I mezzi della rete televisiva tedesca Zdf 2 sono stati dispiegati per la messa domenicale delle 9 alla Chiesa Evangelica di Merano che dal 1885 fa bella mostra di sé sulle passeggiate. Quindi, diretta televisiva della funzione trasmessa in tutto il mondo, con quasi due milioni di telespettatori sparsi in oltre cinquanta Paesi.

«È stata una lunga ricerca, quella che ha visto oggi Zdf arrivare da Berlino a Merano, e non solo per trasmettere la diretta della messa, ma anche per rendere omaggio all’ospitalità di questa terra». A spiegarlo, il parroco Martin Krautwurst, da tre anni responsabile della comunità evangelica che in riva al Passirio conta oltre 400 fedeli e ha una tradizione storica che riporta le lancette all’inizio della trasformazione ottocentesca di Merano da centro rurale a meta turistica della nobiltà europea.

«È stata una grande sfida per una piccola comunità», ha sottolineato il parroco originario di Jena, il quale vive a Merano con la sua famiglia, molto attiva nel rilancio delle attività della parrocchia che proprio lo scorso anno ha festeggiato il cinquecentesimo anniversario della riforma protestante di Martin Lutero. Un amore per questa terra, anche questo, andato in mondovisione grazie a un documentario speciale della rete tedesca nel quale Krautwurst ha spiegato come il connubio di sole, paesaggi e alimentazione sana e biologica siano un mix irresistibile per le migliaia di turisti germanici che ogni anno, e ormai da decenni, scelgono l’Alto Adige come meta turistica preferita.

Alla messa su invito hanno partecipato circa duecento fedeli, mentre nel corso della funzione è stato spiegato come le eventuali donazioni devolute alla comunità verranno utilizzate per l’eliminazione delle residue barriere architettoniche che rendono difficile l’accesso all’edificio ai portatori di handicap. Dopo il recente restauro della torre, quindi, e l’apposizione nel giardino di una statua raffigurante Martin Lutero, al quale il Comune di Merano ha dedicato la passerella adiacente che scavalca il fiume Passirio, la Comunità evangelica meranese ha potuto festeggiare un evento unico nella sua storia.

Competente per un territorio che si estende da Passo Resia fino alla costa settentrionale del Lago di Garda, includendo il Monte Giovo, il parroco Krautwurst ha terminato la sua funzione ringraziando non solo i presenti, ma anche la vocazione alla fratellanza di Merano che rende possibile la convivenza in armonia di diverse confessioni religiose.(j.m.)













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