Lifting a parco Marconi Lavori in dirittura d’arrivo 

La città che cambia. Risistemata l’area di via Innerhofer che guarda al nuovo St. Josef La strada diventerà residenziale: via i bluepark, l’autorimessa sotterranea offrirà 90 posteggi



Merano. Sono in dirittura d’arrivo i lavori - rallentati dall’ondata di maltempo - riguardanti l’ampliamento di parco Marconi e la risistemazione dell’area antistante il St. Josef, la nuova struttura privata convenzionata col pubblico per la cura delle persone anziane. Si avvia così verso un nuovo assetto la zona incuneata tra via Cavour e via Innerhofer, dove la piccola area verde in estate dà sfogo al Club Est Ovest, al momento privo di una sede grande abbastanza da garantire il distanziamento interpersonale tra i suoi frequentatori. Il circolo di vicolo Passiria dovrebbe trasferirsi all’ex Bersaglio non prima che passi diverso tempo, però, vista la necessità di ristrutturarlo.

L’accordo.

Iniziate lo scorso 15 ottobre, le operazioni che concernon il parco – del costo di 140 mila euro – secondo il programma operativo dovrebbero concludersi in qualche giorno. Nell’ottica della trasformazione di via Innerhofer in strada residenziale è prevista anche l’eliminazione deo posteggi a pagamento del bluepark: a breve entrerà infatti in funzione l’autorimessa interrata che è stata costruita sotto la casa di degenza. L’isola ecologica sarà spostata dal suo attuale sito sul lato opposto della strada, proprio a fianco dell’accesso al garage interrato.

A monte c’è la convenzione firmata nell’estate del 2018 dal sindaco Paul Rösch e dalla madre superiora dell’Ordine teutonico delle suore di Lana Theresia Unterkalmsteiner, suor Hiltraud. La convenzione regola i rapporti tra il Comune e l’ordine religioso, che avrà la possibilità di destinare un 15 per cento della cubatura ad attività terziarie a scopo di lucro, da sottrarre all’uso sociale. Una concessione che si aggiunge a quella del garage interrato, che una volta ultimato porterà guadagni nella gestione della parte aperta a cittadini e turisti (90 posti auto su 150). Con l’accordo con le suore di Lana, nella disponibilità municipale è entrato l’ex convitto Maiense, riconvertito in scuola. In compenso, all’Ordine teutonico è stata ceduta l’area della Giardineria comunale, dove secondo i piani il St. Josef dovrebbero entrare in servizio nella primavera del 2021. Al Comune lo scambio è costato 1,3 milioni di euro. Il terreno di via Innerhofer, secondo la perizia tecnica, ha un valore di 3,2 milioni di euro, mentre il Maiense è stato stimato in 2,7 milioni di euro. L’Ordine teutonico ha versato al Comune la differenza di 500 mila euro, reinvestiti per finanziare i lavori di adattamento del Maiense, costati 1,8 milioni di euro – più la risistemazione delle superfici esterne e gli arredi.

La struttura.

Il garage sotterraneo è di tre livelli e sopra si erge il complesso di due edifici a quattro e a tre piani collegati da un volume trasparente. Ospiterà 150 posti letto, ambulatori e spazi comuni. Il suo ingresso sarà ibridato a parco Marconi, per dare sostanza all’idea di un dialogo con la città. Il palazzo occuperà 62 mila metri cubi disposti su oltre 18 mila metri quadrati di superficie. Pressoché un piccolo ospedale.

Il St. Josef si rivolgerà a pazienti colpiti da malattie gravi con un fabbisogno assistenziale intensivo (anche in coma vigile), e a persone che si trovano in una situazione sociale o assistenziale di bisogno o di peggioramento delle condizioni di vita. Al piano terra saranno inoltre offerte prestazioni ambulatoriali da parte di medici di varie specialità a clienti esterni. Ci saranno anche ergoterapisti, fisioterapisti, podologi e infermieri. L’offerta sarà allargata con ricoveri di durata medio-breve garantendo assistenza diurna e notturna.













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