Maia va al galoppo: in 12 mila celebrano il “respiro europeo” 

Pubblico internazionale, una comitiva anche dall’Inghilterra Pirone: «Dall’estero ci guardano con attenzione crescente»



MERANO. Piste verde smeraldo e tappeti rossi nel parterre, ippodromo in ghingheri per il suo weekend di gala. Ieri il preludio, oggi il Gran Premio Merano Alto Adige per il quale sono attesi 12 mila spettatori (questo il dato dell’anno scorso e le proiezioni della Merano Galoppo), tornato a essere occasione di mondanità e intrattenimento oltre che di ippica di alto profilo. La vigilia è anche stata la giornata del Premio delle Nazioni, che nel nome porta il suo significato. La competizione è infatti abbinata alla Crystal Cup, circuito che riunisce dieci ippodromi di sei nazioni. Maia fa parte dei fondatori ed è l’unico impianto italiano del club nato nel 2010. Merano ci ha sempre creduto, anche nel passaggio fra società di gestione dell’impianto ippico. Adesso raccoglie i frutti. Vicepresidente del circuito è Mario Pirone, imprenditore di professione (azienda Piroche) e “ministro degli esteri” della Merano Galoppo per passione. «Faccio solo un esempio: oltre a ospitare una cinquantina di persone provenienti dai diversi ippodromi associati, questo fine settimana alloggia in città una comitiva inglese organizzata da un’agenzia specializzata in viaggi a tema ippico», racconta Pirone. «Ci hanno già detto che torneranno l’anno prossimo, intenzionati a raddoppiare le presenze». Il Gran Premio Merano figura tra i pacchetti-viaggio sullo stesso piano dell’Arc de Triomphe di Parigi o della Dubai Cup, due tra le massime espressioni dell’ippica mondiale. La terra d’Albione è la patria delle corse al galoppo, dove sono una religione: dalla regina Elisabetta alla nonnina di York, non c’è suddito britannico che non segua l’ippica. Aver conquistato loro con il fascino di Maia è un punto d’orgoglio. «Ed è la punta dell’iceberg – continua Pirone – perché per il meeting del Gran Premio a Merano si radunano appassionati da mezza Europa, oltre che da tutta Italia. Un ritorno turistico concreto che fa il paio con il ritorno di immagine. Il nome di Merano, grazie al suo ippodromo, circola con sempre maggiore charme in Francia, Belgio, Inghilterra, Polonia, Repubblica Ceca. Al festival di Cheltenham, la rassegna di corse a ostacoli più celebre al mondo, 300 mila spettatori in una manciata di giorni, Merano è presente». (sim)













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