«Meranarena deve avere una funzione sociale» 

Il caso. Zanella, assessore alle partecipate, interviene nel dibattito sulla inhouse comunale «Bisogna agevolare l’accesso dei giovani alle attività sportive. Strohmer poteva intervenire prima»


Jimmy Milanese


Merano. «Se i ragazzi non fanno sport da giovani, non lo faranno in età adulta e non porteranno i loro figli a fare sport». Queste le parole dell'assessore uscente Diego Zanella (non corre alle imminenti comunali) che aggiunge: «Le strutture pubbliche sportive a Merano devono essere gestite in modo privatistico ma non necessariamente da privati. Ci vuole efficienza, altrimenti si rischia il buco nero di costi e rischio di creare sacche di inefficienza».

Dopo il botta e risposta tra l'assessora allo Sport Gabriela Strohmer e Guido Marangoni, presidente di Meranarena, sulla gestione della inhouse comunale che gestisce vari impianti sportivi, ecco l'intervento di Zanella che tra le sue deleghe ha, appunto, quella del controllo strategico sulle società partecipate dal Comune. Un intervento, però, che esce dalla polemica e sposta l'attenzione sul valore sociale dello sport a Merano.

Assessore, la questione calda è su come debbano essere gestite le strutture sportive a Merano. Lei cosa dice?

Le strutture sportive da noi partecipate devono ispirarsi a principi privatistici di efficienza e risparmio, ma sul fronte delle tariffe, ecco, quella è una decisione politica. Io non nascondo che le strutture sportive siano uno strumento di governo delle politiche di welfare e per questo dico che ci sono categorie più fragili che non dovrebbero neppure pagare per accedere alle strutture comunali.

Sta parlando di una funzione sociale dello sport?

Certo, perché altrimenti dobbiamo correre dietro a ragazzi che entrano nel disagio, pagando centri a questo dedicati, quando qualcuno di loro potremmo aiutarlo semplicemente facendogli frequentare le strutture sportive gratuitamente. Secondo me, sotto i 18/20 anni i ragazzi che a Merano vogliono fare sport non dovrebbero pagare, perché sono convinto che lo sport sia un disincentivo alla devianza. Alla lunga molto meno costoso di politiche di recupero sociale.

Altrimenti, per chi non ha risorse, ad esempio farsi una sciata rimane un miraggio, giusto?

Penso che chi ha un reddito debba pagare un prezzo di mercato. Ma tutto sommato a prescindere dal reddito dei genitori, se tutti i ragazzi possono fare sport gratis, come società riusciamo ad dare beneficio alla salute dei nostri giovani con tutti i benefici che questo comporta. Se grazie allo sport ogni anno riuscissimo a salvare anche solo venti ragazzi, sarebbe un ottimo risultato.

Insomma, è sempre un problema di tariffe per l'accesso allo sport?

Come dice Marangoni, è la politica che decide le tariffe. Ma come Comune vorrei dare un contributo annuo anche di 1,5 milioni di euro (rispetto agli attuali 1,24 ndr) a Meranarena, ma a fronte di un impegno a realizzare politiche attive di welfare per i meranesi.

Rimane il battibecco sulla gestione di Meranarena.

Non voglio fare polemica ma sulle capacità gestionali di Meranarena era Strohmer a partecipare ai consigli di amministrazione e in quelle occasioni poteva orientare la partecipata. Se c'erano dei problemi, doveva esplicitarli prima, non alla fine del suo mandato. Le partecipate per natura seguono le indicazioni del proprietario che in questo caso è il Comune, rappresentato nel caso dall'assessora Strohmer.

E sul buco di bilancio di 200.000 euro?

Ho “censurato” la gestione di Meranarena sulla questione, anche se un contenzioso del 2018 ha portato qualche perdita sullo scorso esercizio. Ma, veramente, non ne farei una questione di numeri, anche perché il bilancio di oggi è più che veritiero, abbiamo fatto un’operazione di rettifica e alla fine abbiamo approvato quello che ci sembrava più prudente per la situazione in corso.

I trasferimenti dal Comune a Meranarena però fanno sempre la differenza.

E infatti bisogna capire a livello politico quanto sia il trasferimento necessario per gestire le strutture, ricordando che le politiche tariffarie determinano il contributo. Se si aumenta la gratuità di servizi si devono necessariamente aumentare i trasferimenti.

Stesso discorso vale per Merano 2000?

Noi come Pd abbiamo sempre ribadito che se c'è una categoria che debba accedere gratuitamente alle strutture di Merano 2000 è quella dei ragazzi. A parte la domenica o le giornate di maggior afflusso turistico, Merano 2000 dovrebbe lasciare andare gratuitamente i ragazzi a sciare, anche considerato il fatto che nei pomeriggi infrasettimanale nessuno scia. Anche qui, se solo 20 ragazzi potessero fare una sciata piuttosto che stare al computer, mi riterrei soddisfatto.













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