Commercio

Merano, in dodici anni persi 36 punti vendita in città

Il punto sull’economia promosso dalle associazioni di commercianti e artigiani. L’ex governatore Durnwalder: «Alla Provincia bisogna presentare idee chiare». La replica “meranese”: «Siamo in prima fila sul tema dell’innovazione»


Jimmy Milanese


MERANO. Lo ha detto a chiare lettere, l'ex governatore Luis Durnwalder: «Merano è famosa per essere una città turistica che può offrire, tra l'altro, un impianto termale all'avanguardia e un giardino botanico, ma è arrivata l'ora di cambiare marcia e immaginare quale dovrà essere la città del futuro». Parole chiare, di fronte alla platea di Apa e Unione Merano, ovvero le categorie che esprimono artigiani e commercianti meranesi.

L'occasione è stata una serata all'insegna dell'economia organizzata dalle due sigle presso il nuovo Startbase Mind di via Palade, sotto la tribuna principale dell'ippodromo. A introdurre la tavola rotonda Wolfgang Töchterle e Joachim Ellmenreich, referenti delle due organizzazioni che per l'occasione hanno chiamato, appunto, l'ex presidente della giunta provinciale, quindi il sindaco di Merano Dario Dal Medico, la vice Katharina Zeller e l'assessore Nerio Zaccaria. A moderare la serata ci ha pensato Nicole Alber.

Tanti i temi sul tavolo, a partire dalla sicurezza, alla collaborazione tra politica ed economia spesso precaria nella nostra città, così come il rapporto tra Provincia e Merano che oggi può contare su un referente, ovvero il civico Angelo Gennaccaro, vice presidente del consiglio provinciale.

I dati

«Merano città ogni anno conta su 1,2 milioni di pernottamenti turistici, ma negli ultimi 12 anni ha perso 36 punti vendita e solo nell'ultimo anno i metri quadrati di spazi commerciali sfitti sono aumentati da 2.865 a 3.432, in una città che conta su 3.437 aziende delle quali il 31,6% attive nei servizi», hanno spiegato i due rappresentanti delle organizzazioni degli artigiani ed esercenti.

A proposito, Zaccaria ha fatto notare che il 30% della forza lavoro meranese è impiegata nel pubblico, "solo" il 19% nel sono attive nel settore del commercio. Sul tema, tiratina d'orecchi di Zaccaria, tra gli altri, anche ad artigiani e commercianti: «Il rapporto tra amministrazione ed economia deve essere ancora registrato e devo dire che in città spesso non si rispettano le regole, con tutte le conseguenze di questi comportamenti, soprattutto quando il problema è di ordine pubblico che non è competenza del sindaco», le parole dell'assessore al Bilancio.

Secco Durnwalder: «L'amministratore deve ascoltare allo stesso modo e con la stessa attenzione le istanze sia l'imprenditore sia il cittadino comune per farne una sintesi. Ultimamente vedo in città mancare quella visione comune che in passato ha portato a grandi risultati», la stoccata dell'ex governatore che allo stesso tempo ha ammesso di avere commesso un errore strategico su Merano: «La MeBo in realtà dovevamo farla partire da Silandro per andare fino a Brunico, e quello fu un errore ma uno lo avete commesso voi quando non si è insistito abbastanza per avere l'Università in riva al Passirio», le parole di Durnwalder.

«Però oggi stiamo facendo di tutto per portare la facoltà di Enogastronomia a Merano e abbiamo già iniziato», la replica di Dal Medico. «Sì, ma allora la avreste avuta gratis, ora dovete pagare», la controreplica dell'ex governatore che non ha risparmiato un'altra critica alle ultime amministrazioni cittadine. «Sull'areale delle caserme o altri grandi progetti, se si va a Bolzano con le idee chiare, la Provincia, posso scommetterci, dice di sì, ma bisogna avere una visione complessiva per convincere palazzo Widmann», le sue parole.

Sviluppo e innovazione

In definitiva, la serata ha evidenziato un fatto significativo dello sviluppo della nostra città negli ultimi anni. Se l'era Durnwalder ha portato alla costruzione di alcune fondamentali grandi opere cittadine (su tutti: Terme, Mebo e Trauttmansdorff), così come la messa in cantiere della bretella di circonvallazione, oggi per la politica è tempo di dare una nuova identità alla città di cura che fonda le sue radici turistiche nell'arrivo a metà Ottocento della nobiltà mitteleuropea.

«Con l'innovazione e l'intelligenza artificiale lo stiamo già facendo, e Merano sarà la città ospiterà l'edizione 2024 di Jazz'Ainn, il living lab promosso dalla Fondazione Ampioraggio allo scopo di creare un ecosistema nazionale di innovazione e dedicato quest'anno al tema dell'intelligenza artificiale», ha aggiustato il tiro Zaccaria, sottolineando che con l'arrivo della nuova sede di Alperia a Maia Bassa l'innovazione dell'azienda altoatesina sarà Made in Merano.













Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi

Attualità