il racconto

«Merano, io costretto a dormire in auto: dopo l’aggressione ho paura» 

Il 34enne curdo Ali Darabi è stato ustionato con l’olio bollente durante il sonno: «Ho chiesto un alloggio ai Servizi sociali ma non vengo aiutato perché non sono residente qui»



MERANO. «Vivo nel terrore, non ce la faccio a condividere una casa con altre persone, ho paura che mi possa ricapitare una cosa del genere. Ecco perché dormo in macchina ed è per questo che chiedo aiuto ai Servizi sociali». Ali Darabi, il 34enne curdo brutalmente aggredito, nelle scorse settimane, mentre dormiva nel suo letto in una casa meranese, si trova costretto, suo malgrado, a passare le nottate accovacciato nella propria auto, cercando di riposare. Ma le sue condizioni, con le profonde ferite provocate dall’olio bollente che gli è stato gettato addosso durante il sonno, richiederebbero ben altra situazione, come dimostrano le foto che lo stesso 34enne ha inviato alla nostra redazione.

«Sono le foto di come sto adesso, dopo le ultime cure all’ospedale di Merano, dove mi reco tutte le mattine per sottopormi alle visite e alla terapia per cercare di guarire dalle ustioni», racconta Ali Darabi, che a Merano, prima del fattaccio, lavorava come addetto alla sicurezza in un centro commerciale. «Adesso sono fermo, in queste condizioni non posso lavorare, devo prima guarire - spiega -. I medici dicono che ci vorrà qualche mese, ma nel frattempo come faccio? Ho bisogno di aiuto, di un posto dove poter dormire e sentirmi al sicuro, non ce la faccio a convivere con altre persone visto quello che mi è successo».

Il 34enne, come detto, circa un mese fa è stato aggredito durante il sonno; qualcuno gli ha gettato addosso una pentola di olio bollente. In casa, assieme a lui, viveva un giovane iracheno con il quale condivideva l’appartamento e che oggi risulta irreperibile. Ali Darabi, l’altro giorno, si è recato in Questura a sporgere denuncia per quanto gli è capitato. Alla Polizia ha ribadito che non riesce a spiegarsi le ragioni di ciò che è successo.

In attesa che le indagini portino a individuare i responsabili dell’aggressione, Ali Darabi oggi è in cerca di aiuto e soprattutto di un alloggio: «Mi sono rivolto ai Servizi sociali, ma mi è stato risposto che non sono residente in Alto Adige, visto che risiedo ancora a Perugia, e questo è un problema. Ma io da quando sono qui ho sempre lavorato e pagato regolarmente le tasse, e nel momento in cui potrò tornare a lavorare non avrò necessità di alcun aiuto, come è sempre stato. Ma è adesso, visto che sono in queste condizioni, che ho bisogno di una mano. Spero che qualcuno possa fare qualcosa».













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