La scoperta

Merano, vandalismi al parco Stazione: bookcrossing preso a calci 

Distrutto lo scaffale dove la Biblioteca civica ripone i libri destinati allo scambio spontaneo Il direttore: «Era già successo che rompessero le vetrine, ma mai una struttura era stata oggetto di così tanta furia»


Sara Martinello


MERANO. Qualcuno ha preso a calci lo scaffale del bookcrossing – lo scambio spontaneo di libri – che la Biblioteca civica aveva installato qualche anno fa nel parco della stazione. Stavolta non si tratta semplicemente delle vetrinette, già prese di mira più volte in passato.

È proprio la struttura ad aver risentito della furia dei vandali, con lo schienale sfondato e i vetri rotti – due hanno retto ai colpi, il terzo è a terra in mille pezzi. Dev’essere accaduto di notte, visto che durante il giorno c’è un certo viavai. I responsabili della biblioteca se ne sono accorti ieri mattina, passando in automobile lungo viale Europa.

«In passato più volte i nostri scaffali, situati in alcuni parchi cittadini, sono stati oggetto di vandalismi, ma mai a questo livello di furia distruttiva; un peccato per tutti quelli che amano i libri e trovano in questo servizio spunti interessanti per alimentare la loro passione». È quel che hanno scritto sulla loro pagina Facebook.

Il direttore, Umberto Massarini, spiega meglio la consistenza del danno: «Quello dello scaffale è un progetto particolare. La struttura è stata disegnata da una grafica in base alle linee guida per l’arredo urbano, il colore è lo stesso dei cestini, la base dev’essere stabile per resistere alla forza del vento o al peso di un bambino che ci si aggrappi. E ha un costo».

I tre scaffali del bookcrossing erano stati installati nella primavera del 2015. Uno nel parco delle Terme, uno in quello di via Zuegg e un altro al parco della stazione. La valenza sociale è evidente, soprattutto per quest’ultimo. E poi viale Europa è posto per viaggiatori e pendolari: un libro acquistato alla stazione di Verona e letto in treno può diventare un regalo per uno sconosciuto che magari affrettandosi verso la stazione ha dimenticato di mettere in borsa un romanzo o un saggio da leggere in treno.

Nel frattempo il bookcrossing ha conquistato anche l’Azienda di soggiorno, che ne ha attivato un proprio al parco Moser con libri in prevalenza legati al tema del verde e dell’ambiente, in buona parte ceduti dalla Bibliteca. E lo Jugenddienst, cui la struttura comunale, impossibilitata a fare il tradizionale mercatino del libro usato, ha dato altri volumi affinché cominciassero a viaggiare tra le case a partire da piazza della Rena. Così pure l’ospedale Tappeiner, dove i libri trovano una seconda chance. La Biblioteca civica stava giusto valutando di estendere l’iniziativa ad altre parti della città quando il Covid ne ha determinato la sospensione, tra il lockdown e l’obbligo di sanificare i volumi.

«Avevamo ripreso da poco a rifornire gli scaffali, che puliamo ogni settimana dalla sporcizia e dalle cartacce», riprende Massarini. Il manufatto del parco della stazione è piuttosto vicino al marciapiede, in una zona illuminata. Ma qualcuno ha agito indisturbato pure così. «Ora valuteremo se ripararlo e se metterlo da un’altra parte o se toglierlo. Sarebbe un gran peccato doverlo fare».













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