Natura e animali di Rothemann
Gli scatti della fotografa viennese esposti nella galleria Offizin S.
MERANO. Rimarrà aperta fino al 18 novembre (ore 17-19, sabato 10.-12.30) la personale dell’artista viennese Gabriele Rothemann, dal titolo Arbeiten aus den Jahren 1995 – 2017, presso la Galleria Offizin S. Sono esposte tredici stampe fotografiche di grandi dimensioni, alcuni acquerelli ed un servizio da tè decorato dall’artista.
Meritano una visita sia la mostra, di particolare forza e originalità, sia l’ambientazione: un’antica abitazione, risalente al 1870, sede di una bellissima tipografia che, grazie al maestro stampatore Siegfried Höllrigl, mantiene il fascino unico del mestiere antico e della composizione a mano, con il torchio ligneo e i caratteri di piombo, reliquie dell’epoca di Gutenberg.
Le vecchie stanze ospitano opere prepotentemente contemporanee e il contrasto non fa che esaltare le une e le altre. Filo conduttore sono la Natura e il Mondo animale. Colpiscono l’uso prevalente del bianco e nero e la durezza dei soggetti, che contrasta con la perfezione, l’eleganza e la cura della resa fotografica, della “messa in scena”.
Le fotografie della prima sala, dal titolo Fellzeller, ritraggono, in scala 1/1, delle curiose macchie nere dalla forma ovoidale, circondate da una folta peluria. Evocative di preistoriche forme viventi, organismi senza né capo né coda, paiono invasioni di forme provenienti dal passato o dal futuro. Girato l’angolo attira l´attenzione l’immagine di un coniglio, intitolata Fatsche I (Hase), inconsueto esemplare di un bestiario immaginario, il cui capo è privo della pelle e il corpo “fasciato”, stretto da strisce ricavate dalla sua stessa pelliccia. Vita e morte si guardano. Al piano superiore un’immagine eterea, un’apparizione: si tratta di una grande cascata, vista capovolta, che emerge da un nerissimo fondale e splendidi tondi che ritraggono, intrecciati, corpi sinuosi di serpenti. Sfruttando l’antica ricchezza iconografica e simbolica legata all’ambiguo animale, esprimono dolcezza e durezza, astuzia e sottigliezza, sensualità creatrice e diabolica. Stasi e flusso, natura e civiltà, vita e morte, intreccio e ordine sono racchiusi negli scatti della Rothemann, esposti in un luogo, la galleria-laboratorio tipografico, preziosa Wunderkammer.(a.t.)