OBIETTIVO EMISSIONI ZERO

MERANO. L’autobus di linea della Sasa che alcuni giorni fa per via di un guasto ai freni ha finito la propria corsa nei meleti di Maia Alta era stato recentemente sottoposto a collaudo. E l’aveva...


di Sara Martinello


MERANO. L’autobus di linea della Sasa che alcuni giorni fa per via di un guasto ai freni ha finito la propria corsa nei meleti di Maia Alta era stato recentemente sottoposto a collaudo. E l’aveva superato. Così, mentre il comparto trasporti della Cgil accusa Sasa di mostrare ben poca lungimiranza nel mancato rinnovo del parco macchine, il presidente della partecipata Stefano Pagani, concordando sulla vetustà dei bus, annuncia l’arrivo di cinque mezzi elettrici, che a luglio saranno seguiti da altri 42 ibridi. Tutto questo nell’attesa che la Provincia sblocchi i fondi per completare la sostituzione del parco macchine di Sasa.

Giovedì scorso l’autista di un autobus, accortosi del malfunzionamento dei freni, ha improvvisato una fermata d’emergenza nei campi che costeggiano via Scena, tra il bivio per la Val di Nova e la rotonda di Castel Rametz, in modo da scongiurare eventuali incidenti qualora avesse proseguito nel proprio percorso. Nessuno tra i passeggeri è rimasto ferito, ma il mezzo e la recinzione sfondata nella coraggiosa manovra hanno riportato importanti danni. Immediata la nota di denuncia della Filt Cgil: “Non è accettabile che lo stesso bus, che aveva già avuto problemi con i freni circa un mese fa e che aveva causato un tamponamento, per fortuna lieve e senza conseguenze, sia messo nuovamente in circolazione ripresentando gli stessi problemi con i freni e causando un nuovo incidente. Solo grazie alla professionalità e prontezza dell’autista, che ha deviato l’autobus in un campo per evitare il peggio, non ci sono stati danni alle persone”. «L’autobus in questione ha più di dieci anni. Era stato sottoposto a collaudo ministeriale solo qualche settimana fa, e l’aveva superato – risponde Stefano Pagani, presidente di Sasa –. Purtroppo i guasti possono capitare, soprattutto se consideriamo la vetustà dei nostri mezzi, situazione oggettiva e nota dolente. Ma è cosa nota, già condivisa con l’Rsu e già affrontata anche sui tavoli sindacali».

Secondo la nota diffusa dalla Filt Cgil, sarebbe poco lungimirante che la direzione di Sasa faccia la scelta di non investire in un parco macchine nuovo e contemporaneamente risparmi sulla manutenzione dei mezzi: “La manutenzione, soprattutto sui mezzi datati, deve essere garantita in modo adeguato e meticoloso. O si garantisce la sicurezza con la corretta manutenzione dei mezzi oppure si investe sul personale e sull’acquisto di nuovi mezzi”. In realtà, al rinnovo del parco macchine Sasa ci ha pensato tempo fa. Come precisa Pagani, a luglio 42 tra gli autobus più malmessi saranno sostituiti da altrettanti mezzi nuovi, a trazione ibrida. L’appalto è stato vinto dalla Mercedes per 11 milioni e 600 mila euro. Bisognerà poi procedere alla sostituzione di un’altra trentina di bus, per i quali la Provincia ha già messo i fondi a capitolo. «Ma serve che questo finanziamento sia sbloccato – riprende Pagani –. Per quanto ne sappiamo, potrebbe anche succedere a breve. Poi, dal momento in cui l’ordine di acquisto passerà, per la consegna ci vorranno altri otto, dieci mesi».













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