Merano. Sono diverse le segnalazioni che arrivano dagli abitanti del quartiere di Santa Maria Assunta e di via Speckbacher per una fastidiosa abitudine. All'angolo tra via Speckbacher e via Bersaglio, proprio prima del passaggio a livello, da tempo è diventato normale parcheggiare l'auto direttamente sullo già stretto marciapiede che costeggia il campetto da calcio, molto spesso occupandolo interamente e in questo modo ostruendo il passaggio a pedoni, ragazzi che vanno a scuola, passeggini e persone disabili. Parcheggiate a tutte le ore del giorno, arrivano ad essere anche tre o quattro le vetture in sosta vietata sullo stretto marciapiede di una strada, via Speckbacher, che in quel preciso punto forma una curva cieca.

Per via di questo comportamento poco rispettoso da parte di chi ha deciso di prendere quel tratto di marciapiede come parcheggio, i pedoni sono obbligati a riversarsi sulla strada già poco larga e che incrocia anche il traffico da e per via Bersaglio, con tutti i rischi che questo comporta. Oltretutto, le autovetture parcheggiate da persone che si trattengono negli esercizi li per diversi minuti sostano a pochi metri o direttamente sopra alle zebre, rendendo il passaggio pedonale ancora più complicato per chi volesse recarsi in centro città.

La situazione non è migliorata nemmeno con l'entrata in vigore delle normative anti Covid che dovrebbero limitare la circolazione delle persone ma, semmai, è peggiorata da quando il parcheggio dell'ex Bersaglio è stato chiuso e trasformato in zona drive-in nella quale ora vengono effettuati i tamponi per verificare la positività al Coronavirus. Questa decisione ha ridotto in modo importante i già pochi parcheggi disponibili in una zona che conta centinaia di abitanti. Quindi, sono diversi i residenti che ci hanno contattato, proprio per garantire la sicurezza di quel breve e stretto marciapiede, chiedendo che l'amministrazione comunale risolva una volta per tutte il problema, per esempio installando delle barriere di parcheggio in modo da rendere sempre percorribile quel tratto di marciapiede da pedoni e, soprattutto, dai tanti ragazzi che ogni giorno vanno e tornano da scuola (al di là degli situazioni di didattica a distanza determinate dal Covid) ed ora sono costretti a camminare sulla strada. J.M.