Piazza Fontana, giro di vite contro la sosta selvaggia 

«Appena i vigili abbassano la guardia, le auto tornano a invadere il piazzale» L’amministrazione studia come uscirne assieme a 35 residenti di Maia Alta



MERANO. Sebbene un tentativo di riqualificazione ci sia stato, ancora devono decollare i risultati che porterebbero piazza Fontana ad alleggerirsi dei mezzi che intasano il piazzale. Non è una novità che gli automobilisti ignorino il divieto di sosta e parcheggino di fronte alla pensilina, magari allontanandosi per qualche breve commissione in posta o in banca, sì, ma pur sempre lasciando l’automobile dove non si potrebbe. E col parcheggio a due passi, per giunta, nonostante le multe della polizia municipale. Qualcuno provvede perfino a spostare le fioriere che chiudono il piazzale, come fanno notare i residenti della zona.

Così, nel tentativo di arginare la sosta selvaggia concedendo però la possibilità del passaggio ai contadini che ogni mercoledì mattina scaricano la merce per il mercato, un gruppo di 35 cittadini ha deciso di riunirsi per cercare di formulare proposte volte a migliorare l’attrattività della piazza per i pedoni e a respingere l’invasione dei mezzi a motore. Tra loro anche dieci bambini che volontariamente mettono la loro inventiva a disposizione della collettività, insieme a rappresentanti del mondo che gravita intorno a piazza Fontana, dai commercianti ai contadini, dal centro giovani al servizio scuolabus alle famiglie, e all’assessora competente Madeleine Rohrer col capitanto della municipale Karl Stricker. Il tutto coordinato da Metamorphosis, un progetto europeo triennale di riqualificazione urbana in chiave di vivibilità dei quartieri.

L’architetto bolzanino e capoprogetto Philip Kleewein spiega che piazza Fontana è un ottimo soggetto per l’approccio partecipativo di Metamorphosis: contrastare la sosta abusiva a suon di multe può sembrare la reazione più logica, ma non è detto che con ciò il problema si risolverebbe, perché è facile immaginare che non appena la polizia municipale abbassa la guardia, le macchine tornano a invadere la piazza. L’architetta Monica Carmen e la designer Angelika Burtscher, entrambe della squadra di Metamorphosis, canno nel dettaglio e raccontano che cos’è emerso dal recente “laboratorio di visione”. «Il seminario ha evidenziato che gli abitanti di Maia Alta percepiscono la piazza come divisa in due. Considerano sprecato lo spazio antistante alla Cassa di Risparmio perché è poco utilizzato. Secondo loro andrebbe valorizzato aggiungendo sedute e alberi ombrosi. Sullo spiazzo davanti alla banca i bambini vedrebbero bene anche un albero su cui potersi arrampicare e una pensilina alla fermata dell’autobus. Nello spazio davanti all’ufficio delle Poste, invece, risultano decisamente fastidiose le macchine parcheggiate alla rinfusa in sosta vietata e alcuni vorrebbero anche spostare il posteggio del taxi. Secondo gli adulti, il problema si risolverebbe in presenza di una possibilità di sosta legale gratuita o a poco prezzo nelle immediate vicinanze della piazza. I ragazzi, invece, hanno proposto una rampa da skateboard nel passaggio che conduce alle scuole elementari. Nei prossimi mesi continueremo a lavorare con i bambini e i ragazzi, cercando anche la collaborazione delle scuole di Maia Alta». Kleewein e il suo staff stanno lavorando anche in altri quartieri di Merano, tra cui quelli di Wolkenstein, di San Vigilio e di Steinach. «L’obiettivo è sempre lo stesso: migliorare la qualità della vita, promuovere la vita di quartiere e soddisfare l’esigenza e il diritto dei bambini di vivere all’aperto». (s.m.)













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