Progetto “Smart city”, nuove scintille in giunta 

Zanella (Pd), assessore all’innovazione: «A Merano siamo all’avanguardia» Frecciata alla Svp che ha elogiato San Gallo dopo una visita in Svizzera


di Simone Facchini


MERANO. La “smart city”, cioè la città intelligente, è sulla bocca di tutti. Si tende a guardare al vicino, e se è un bene farlo quando c’è da imparare, non è detto che la sua erba sia sempre più verde. «Merano ha preso con decisione la strada per diventare “smart”, e non è uno slogan. Lo dimostrano i fatti». Lo spiega Diego Zanella, assessore comunale all’innovazione e alle infrastrutture, in vista dell’appuntamento pubblico rivolto a tutta la cittadinanza del 12 aprile (alle 17 in sala civica, via Huber 8), quando si terranno gli stati generali del programma. Nel frattempo una delegazione della Svp ha fatto visita a San Gallo, in Svizzera, per confrontarsi con una realtà che sta investendo sulla città intelligente. «Bene che la Volkspartei prenda consapevolezza sul metodo, ossia osservare le best practice, per poi studiarle e quindi applicarle alle decisioni politiche. Magari però - rivendica Zanella - per saperne di più sul tema bastava bussare alla porta a fianco». Cioè alla sua. Quella dell’anima Pd della giunta, la cui conflittualità interna (Frötscher e Strohmer i partner Svp nell’esecutivo, responsabili per sociale ed economia), seppur smorzata a ripetizione davanti all’arena pubblica, emerge con frequenza ciclica.

«Merano è all’avanguardia in fatto di “smart city” e i fatti lo documentano. Siamo tra i più avanti in Italia. Una città intelligente è una città sostenibile, che risparmia energia, che è digitale. Il lavoro sull’illuminazione pubblica è un esempio: abbiamo iniziato a installare lampioni dotati di tecnologia LoRa a bassa emissione che gradua l’intensità della luce in base alle necessità, cioè alla presenza di persone e veicoli: 60 punti luce l’anno scorso, altri 430 quest’anno, ne installeremo 1250 nel 2019 e ulteriori 2500 nel 2020. Coprendo quasi tutta la città. Poi la fibra ottica: la posiamo ovunque si intervenga sulle strade per nuove infrastrutture o per asfaltature. Non ultimo, l’incarico per una sorta di studio di fattibilità a un team composto da esperti di Independent L. e della società Frauenhofer Italia (organizzazione di ricerca applicata di primissimo livello, ndr) sulle “esigenze digitali” della popolazione». L’incarico è stato finanziato con 38.500 euro. I risultati della serie di interviste ai gruppi di interesse, gli “stakeholders”, verranno esposti proprio il 12 aprile, tappa di un percorso che cercherà di coinvolgere il più possibile la cittadinanza.

Regista di un processo di trasformazione della città in ottica di sviluppo digitale e sostenibile, Zanella si deve confrontare con la componente Svp che proprio per approfondire la questione “smart city” ha preso armi e bagagli per ammirare San Gallo. «La località svizzera è un bell’esempio, ma forse bastava guardare a quanto stiamo già facendo» commenta caustico l’assessore, togliendosi sassolini dalle scarpe. «Ho visto che del gruppo facevano parte pure Wickertsheim, presidente della Municipalizzata, e Renate König, consigliera di Alperia. Sono certo che da questa visita potranno capire che Merano ha intrapreso la strada giusta. Mi compiaccio che la Stella alpina voglia osservare le realtà all’avanguardia per studiarle e applicarle alla nostra realtà. Spero lo facciano pure negli ambiti di competenza dei loro assessorati, fra cui lo sviluppo economico che a Merano non può essere solo turismo. Ma anche nel settore del sociale. Per esempio c’è tanto, ribadisco alla Svp e ai suoi responabili, di smart city applicata al welfare. Penso all’Aal (Ambient Assisted Living, ndr), focalizzato su tematiche di ricerca rivolte verso le tecnologie innovative di assistenza agli anziani in ambiente domestico». A buon intenditore.













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