Quaranta commercianti contro la Ztl in via Huber 

La protesta. Reazione nei confronti dell’improvvisa introduzione delle limitazioni al traffico Petizione in municipio: «Danni alle nostre attività proprio dopo il lockdown: fate retromarcia»


Simone Facchini


Merano. Già il modo li aveva contrariati. Dopo una decina di giorni, la sostanza li ha messi sul piede di guerra. Alle attività commerciali e di ristorazione della zona la nuova Ztl di via Huber, introdotta da sera a mattina con un blitz, non va giù. Ne va delle possibilità di incasso che, dopo il lockdown, hanno un aumentato peso specifico. Una quarantina di titolari d’azienda di via Mainardo, colpita dagli effetti del provvedimento viabilistico, e della stessa via Huber, hanno firmato un documento con il quale chiedono all’amministrazione comunale di tornare sui suoi passi, ripristinando la precedente viabilità. La petizione approderà in municipio nei prossimi giorni, vitaminizzata dall’ambasciata dell’Unione commercio che consegnerà ufficialmente la lettera di protesta.

Il provvedimento.

Da fine giugno sono apparsi i cartelli. Fra la sede dell’Agenzia delle entrate, poco dopo l’accesso al complesso Stadtcentrum, fino al parcheggio interrato presso l’intersezione con via Pendl, via Huber è zona a traffico limitato. In sostanza parificata al centro storico, da corso Libertà superiore ai Portici. L’accesso è consentito solo agli autorizzati e alle operazioni di carico/scarico in orari mattutini e serali limitati.

Il Put.

L’istituzione della Ztl lungo questa strada, già contenuta nel precedente Piano urbano del traffico, era stata confermata nella nuova versione del Put approvata l’anno scorso. Dunque non una decisione improvvisa, ma improvvisa è stata la sua introduzione che ha preso alla sprovvista. «Si parla da tanti anni della ripavimentazione di via Mainardo, era stata annunciata per il 2019, con l’intento di riqualificare la zona commerciale: ma di interventi non se ne vedono all’orizzonte. Per contro, subito dopo il lockdown e con un’economia bisognosa di ossigeno, si introduce di punto in bianco questo provvedimento che genera nuove difficoltà». Da qui la reazione dei negozianti e degli esercenti: promotore della raccolta firme è Mirko Filippi. La sua attività – legatoria, cornici, arredo artistico – si trova presso l’incrocio fra via Mainardo e via Huber e ha condensato i malumori del quadrilatero. «Tutti o quasi hanno firmato la petizione rivolta al Comune. Negozi, attività di servizi, bar, ristoranti: ognuno, per diverse ragioni, subisce contraccolpi o deve affrontare nuove difficoltà derivanti dalla nuova Ztl». Minore visibilità, calo di passaggi verso il centro visto che in via Huber senza permesso non si può parcheggiare, difficoltà per ottenere le autorizzazioni all’ingresso alla Ztl, clienti ostacolati nel recuperare le merci. Se è vero che il Put questa Ztl la prevedeva, il tempismo scelto dall’amministrazione per introdurlo – dopo una vita di oblio – ha lasciato perplessi. «La raccolta firme riguardava le attività commerciali e come tale procederà, indirizzata con l’aiuto di Joachim Ellmenreich (vertice meranese dell’Unione commercio, ndr) al Comune. Ma anche tanti residenti della zona, saputo dell’iniziativa, avrebbero voluto firmare».













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