provinciali - incontro oggi al centro per la cultura 

Quattro meranesi per la Sinistra Unita

MERANO. Si sono presentati ieri, nel corso di una conferenza stampa, i quattro meranesi candidati alle prossime elezioni provinciali sotto i colori di Sinistra Unita. Questa sera, con appuntamento...



MERANO. Si sono presentati ieri, nel corso di una conferenza stampa, i quattro meranesi candidati alle prossime elezioni provinciali sotto i colori di Sinistra Unita. Questa sera, con appuntamento alle 20 al Centro per la cultura in via Cavour 1, è in programma la presentazione alla cittadinanza.

Si comincia da David Augscheller, capolista e attuale vice presidente del consiglio comunale di Merano (eletto con la Sinistra Ecosociale), oltre che candidato alla Camera alle ultime politiche con Potere al Popolo. Pippo Boninsegna, ex giornalista, è stato candidato sindaco alle ultime elezioni comunali con la Sinistra Ecosociale. Laura Mautone è stata consigliera comunale (prima nel gruppo Chistè, poi da indipendente) ed è insegnante di italiano e storia, come Augscheller lo è di storia e tedesco. È insegnante di scienze motorie Francesco Redavid, segretario locale del Partito democratico finché circa dieci anni fa ne uscì. Sono in programma diversi eventi pensati per Merano, prima fra tutti la proiezione del film “Sulla mia pelle” di Alessio Cremonini, in collegamento con l’associazione Stefano Cucchi.

Sinistra Unita non ha slogan «per evitare di cadere nella banalizzazione di temi altrimenti complessi», spiegano i candidati, che sottolineano: «Abbiamo voluto rimarcare il concetto di sinistra, l’area nella quale sono germogliate le lotte per i diritti umani e civili. “Unita” perché riteniamo fondamentale uscire dalla logica personalistica, dai partiti nominali: la sinistra deve ricompattarsi attorno al nucleo del confronto per poter dare una risposta alle esigenze della cittadinanza».

«Mezzi per la crescita - proseguono nella presentazione i candidati di Sinistra Unita - sono il recupero della ricchezza del plurilinguismo, la cultura, l’inclusione. Luoghi d’incontro (“social street houses”) per giovani e anziani dove si possano sperimentare autonomia e relazione con l’altro. E la salvaguardia del concetto di solidarietà, in vista delle europee, contro le emergenze del sovranismo».













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