Schiuma nel Passirio, nel mirino ci sono i concimi 

Ambiente. Patine visibili dove l’acqua rallenta: Gilf, ponte Romano, passerella Tappeiner E alla confluenza una discarica a cielo aperto fra pneumatici, materassi e carrelli della spesa


Simone Facchini


Merano. Chiazze di schiuma trascinate dalla corrente. Visibili soprattutto dove il flusso rallenta: poco dopo la cascatella della Gilf, presso ponte Romano, dopo la passerella Tappeiner. L’immagine dell’acqua del Passirio, nel suo tratto cittadino, non è propriamente quella di un torrente in piena salute. A deturparne la fotografia ci si mettono pure i rifiuti che si scorgono in vari punti lungo le rive, problema che si acuisce in prossimità della confluenza con l’Adige.

Concimi.

Gli interventi della Provincia hanno risanato tratti degli argini, ma le questioni sono altre. Con una certa frequenza si segnalano schiume e patine sospette sul pelo dell’acqua. Anche ieri si scorgevano con facilità là dove le pendenze diminuiscono e la velocità del corso d’acqua decelera. «L’Ispettorato forestale sta monitorando la situazione», afferma l’assessora comunale all’ambiente Madeleine Rohrer. «Probabilmente le schiume sono riconducibili alle concimazioni con il letame in valle». Sarebbe poi la pioggia, quando scende a breve distanza dallo spargimento del concime sui terreni, a trascinare le sostanze verso ruscelli, torrenti e infine nel Passirio.

Rifiuti.

E poi ci sono i rifiuti. Di impatto meno contenuto nelle zone più battute della città, dove comunque non mancano malgrado l’impegno di varie associazioni che si occupano di raccogliere l’immondizia dall’alveo. Formano invece un quadro davvero desolante nel tratto finale del fiume, in prossimità dell’innesto all’Adige. Il quadro si ripropone ciclicamente, all’altezza dell’area fino a poco tempo fa occupata dal campo nomadi, ora spostata in una zona adiacente. Qui non si tratta di lattine, cartacce e bottiglie, bensì di materiali ingombranti: pneumatici, materassi, carrelli della spesa. Una situazione segnalata a ripetizione su queste pagine. Ora riportata al centro dell’attenzione da Fratelli d’Italia con una nota del responsabile meranese Alfonso Ponticelli: «Rifiuti di ogni genere riversati nel fiume senza alcun ritegno, certamente con la consapevolezza da parte di chi pone tale comportamento che tanto qualcuno stanzierà quel denaro necessario per procedere alla pulizia e relativo smaltimento».

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