Una donna colpita dalla legionella 

Si era rivolta sabato al pronto soccorso, le sue condizioni sono in miglioramento. L’Asl: si tratta di un episodio isolato


di Simone Facchini


MERANO. Alla diffusione della notizia di un caso di legionellosi trattato all’ospedale Tappeiner ha fatto ieri da megafono l’esito delle analisi volte a scoprire l’origine dell’epidemia di polmoniti batteriche in Lombardia. Nella vicina regione, le cause sarebbero riconducibili alle torri di raffreddamento di alcune aziende che hanno trasmesso il batterio della legionella. La paziente in cura al Tappeiner dovrebbe invece aver contratto la malattia tra le mura della propria casa vacanza, in una località del Meranese.

L’Azienda sanitaria ieri ha assicurato che le condizioni della paziente sono in deciso miglioramento. Si trova in un reparto di degenza dove sta rispondendo alle cure e il suo stato di salute non genera particolari apprensioni. La donna, una turista germanica, si era recata al pronto soccorso del Tappeiner nella giornata di sabato. Nel frattempo, assicurano dal comprensorio sanitario, non si sono verificati altri episodi e la circostanza è da ritenersi per tanto isolata. L’appello dell’Asl a evitare allarmismi, anche alla luce del fatto che il batterio non si trasmette da persona a persona.

La notifica del caso è stata notificata ieri al Servizio igiene e sanità pubblica che ha attivato le procedure previste dal protocollo che richiederanno alcuni giorni. Come spiega la Martina Born, direttrice del Servizio, il primo passo consiste nel rivolgersi alla paziente - o a un suo familiare qualora questa non fosse nelle condizioni adatte, ma non è questa la circostanza - per un’indagine epidemiologica mirata a identificare la possibile fonte dell’infezione. Una sorta di questionario in cui tra gli altri dettagli si verificano gli spostamenti recenti (il periodo di incubazione va da 2 a 10 giorni). Da quanto acquisito finora, sembra che la causa scatenante sia da ricercare nell’abitazione di proprietà dove la donna trascorrere periodi di vacanza. La casa era rimasta disabitata a lungo. La legionella trova terreno fertile nelle tubature inutilizzate e con temperature fra il 25 e 55 gradi. Condizioni che potrebbero essersi verificate. Il batterio si trasmette per inalazione, ossia respirando goccioline di aerosol contenente vapore infetto: per esempio, facendo la doccia.

Altro binario sul quale lavorano le autorità sanitarie è difatti quello dell’immobile, le cui infrastrutture idriche e sanitarie saranno sottoposte a verifiche. Verranno prelevati dei campioni di acqua che saranno analizzati dai laboratori provinciali per verificarne la carica batterica. Gli esami potranno fugare i residui dubbi e intimare la bonifica dell’impianto.

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