Via Garibaldi tappezzata con i disegni dei bambini 

Il “Festival del gessetto”. L’iniziativa del comitato di quartiere di Maia Bassa ha stregato tutti La mattinata sotto i platani è stata l’occasione per una piccola “lezione” di rispetto per l’ambiente


Jimmy Milanese


Merano. È stata una mattinata diversa per i bambini di Arianna Estate. I ragazzi della colonia estiva organizzata dall’Upad, assieme a un gruppi di colleghi e amici del doposcuola delle elementari tedesche e italiane, si sono dati appuntamento in via Garibaldi, per l’occorrenza chiusa al traffico e destinata completamente allo svago e al divertimento.

Oltre quaranta i piccoli artisti che si sono ritrovati tutti in strada e che grazie all’impeccabile organizzazione del comitato di quartiere di Maia Bassa, guidato dalla presidente Petra Laner, hanno ricoperto il manto stradale con i colori dei loro gessetti. Nel frattempo il comitato sta andando avanti con il progetto Scaldacuore, grazie al quale nell’aprile del 2021 via Matteotti verrà ricoperta da coperte fatte a mano che saranno poi vendute per beneficenza. Fino ad oggi, sono oltre 200 i metri quadri già realizzati, per un totale di 500 necessari per completare l’impresa.

Una mattinata volata via, quella di ieri, dopo mesi nel corso dei quali le attività ludiche all’aperto erano diventate più che un miraggio per i più piccoli. Nel corso delle oltre quattro ore passate a disegnare, i bambini hanno avuto anche la possibilità di parlare con la responsabile delle giardinerie comunali. Infatti Anni Schwarz ha voluto intervenire per spiegare ai ragazzi l’importanza della natura nella vita della città. In particolare, la sua salvaguardia e il suo rispetto, proprio perché le piante e i giardini che impreziosiscono la nostra città sono non solo un biglietto da visita per il turismo, ma rappresentano anche un importante e necessario polmone per tutta la popolazione. «Rispettare significa conoscere», ha spiegato Schwarz, proprio nella via che presenta una fila doppia di platani secolari unici nel loro genere in Italia.

E tra un disegno e l’altro, senza lo squillo dei telefonini, all’ombra dei platani secolari che hanno fatto da custodi al talento dei ragazzi, sono molti i meranesi che si sono uniti al progetto in compagnia dei loro figli, ai quali Petra Laner non ha certo negato un gessetto.

Un gessetto colorato molto spesso preso in mano anche dai genitori stessi che, evidentemente, hanno ricordato quanto era bello disegnare e trasformare i disegni in storie.

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