Ztl, orari blindati I corrieri chiedono più tolleranza

Merano. «Soluzioni semplici che aiuterebbero tanti commercianti e fornitori nelle operazioni di scarico della merce. Con beneficio per tutto il tessuto economico cittadino». I corrieri chiedono...



Merano. «Soluzioni semplici che aiuterebbero tanti commercianti e fornitori nelle operazioni di scarico della merce. Con beneficio per tutto il tessuto economico cittadino». I corrieri chiedono maggiore flessibilità: ritardi, incolonnamenti per uscire in fretta e furia dalla zona a traffico limitato, multe per esserci riusciti appena oltre il gong rendono la vita difficile a chi ormai ha visto moltiplicarsi le consegne da fare, visto il massiccio ricorso al commercio online da parte dei privati. Si fa portavoce delle loro istanze il responsabile meranese del commercio fisso per Confesercenti, Aris Deflorian, che di recente ha avuto un incontro coi rappresentanti dei corrieri.

Si parte da una situazione che di per sé ha le sue ragioni, che i corrieri riconoscono pienamente. La zona a traffico limitato è aperta al transito dalle 7 alle 10 e dalle 18.30 alle 19.30. Non gioverebbe alla gastronomia allungare gli orari, con la conseguente erosione di spazio utile ai tavolini all’aperto e all’agilità di transito per i mezzi di soccorso. Ma gli attori del commercio chiedono qualche minuto di tolleranza: i corrieri la mattina, i commercianti la sera, in orario di chiusura dei negozi. Il fatto è che pur cronometrando al minuto il tempo per ogni consegna spesso i furgoni finiscono con l’incolonnarsi in via Galilei o al ponte della Posta. E il primo che passa la multa non la prende, quelli più indietro invece sì, anche se sono le 10.03.

La seconda richiesta riguarda i parcheggi: posti assegnati in zone strategiche sul limitare del centro storico (ad esempio nella zona del Kallmünz o in via Galilei) dalle quali muoversi a piedi portando i carrelli delle merci. Parcheggi di attestamento, insomma. «Servirebbe uno snellimento della burocrazia: quando è stata istituita la ztl in via Huber i corrieri hanno dovuto aspettare anche tre settimane per ottenere l’autorizzazione al transito. La possibilità di prenotazione online potrebbe essere una soluzione», dice Deflorian. Infine, la creazione di un centro logistico. Senza aspettare che il faraonico progetto del centro di mobilità alla stazione passi dalla carta alla realtà. «Soprattutto perché ora i destinatari della merce non sono solo i negozi, ma anche i privati. I corrieri sarebbero disposti a investire in mezzi elettrici, qualora queste soluzioni siano adottate».













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