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Alto rischio valanghe ma c’è chi se ne infischia

VALLE AURINA. È caduta tanta neve in Valle Aurina e, unita alle raffiche forti di vento, alimenta il pericolo di valanghe in quota. Per questo, nella zona, soprattutto i gestori di rifugi e strutture...



VALLE AURINA. È caduta tanta neve in Valle Aurina e, unita alle raffiche forti di vento, alimenta il pericolo di valanghe in quota. Per questo, nella zona, soprattutto i gestori di rifugi e strutture alpine si sono dati da fare per segnalare il pericolo, ma, a quanto pare, gli avvertimenti alla prudenza non bastano.

Non bastano i cartelli informativi che riferiscono il grado di pericolo e non bastano nemmeno gli ulteriori accorgimenti messi in atto in questi giorni ad esempio a Casere, nel territorio di Predoi, nei pressi del centro informativo del parco naturale Vedrette di Ries-Aurina.

Lì, per evitare che qualcuno si avventuri in un’area di neve alta (circa 120 i centimetri caduti in una quindicina di ore) sono state montate anche delle staccionate, ma, come documentano un video e un servizi di Stol, un paio di escursionisti attrezzati con ciaspole hanno aggirato le barriere per proseguire lungo il percorso, indifferenti davanti ad avvisi ed eventualità di pericoli (per sé e, nel malaugurato caso di incidenti, per i soccorritori mobilitati).

Nel frattempo, le condizioni meteorologiche hanno creato problemi e disagi, con il vento che ha colpito duro chiamando i vigili del fuoco della valle a interventi per la messa in sicurezza di tetti e coperture e con i gestori di strutture in quota preoccupati appunto dall’eventualità di valanghe che non interessino semplicemente aree alpine, ma soprattutto sentieri, piste, tracciati magari meta di escursioni scialpinistiche o con le racchette da neve. Una preoccupazione che non può che aumentare di fronte al comportamento di turisti e appassionati che non tengono conto dei segnali di pericolo e, determinati a proseguire comunque nella gita programmata e pianificata, non solo ignorano i segnali, ma addirittura scavalcano o aggirano le sbarre e le barriere collocate per offrire anche un’immagine forte dei rischi a cui si può andare incontro.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













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