Brunico, l’Unione: irregolarità in zona produttiva 

Brunico. L’Unione commercio alza la voce sul caso di una drogheria nella zona produttiva di Brunico trattato dal Tar. Afferma in una nota l’Unione/Hds, che «secondo i legali dell’azienda, le sentenze...



Brunico. L’Unione commercio alza la voce sul caso di una drogheria nella zona produttiva di Brunico trattato dal Tar. Afferma in una nota l’Unione/Hds, che «secondo i legali dell’azienda, le sentenze del tribunale amministrativo rappresentano una parziale vittoria per l’attività commerciale impegnata in una causa giuridica. Ma la realtà e diversa, anzi, del tutto opposta a quella presentata».

L’associazione che rappresenta esercizi del commercio (oltre che di turismo e servizi) ricorda che la drogheria «era stata aperta irregolarmente in zona produttiva nell’estate del 2018. Il Comune di Brunico aveva quindi emanato un’ordinanza di chiusura dell’attività, contro la quale l’azienda aveva presentato relativo ricorso. Il tribunale, con la sentenza n. 128/2019, aveva respinto quest’ultimo ricorso. Ciò fa sì che alla drogheria venga a mancare qualsiasi appiglio giuridico per la prosecuzione dell’attività di commercio al dettaglio in quella posizione. E di conseguenza il Comune ne ha ordinato la chiusura definitiva. Per quanto riguarda le summenzionate recenti sentenze, va rilevato che esse non presentano alcuna rilevanza diretta per il procedimento che, attualmente, ha raggiunto il Consiglio di Stato a Roma. Tali sentenze riguardano infatti questioni legate alla precedente attività di commercio al dettaglio».

La questione, secondo l’Unione, è chiara: «L’esercizio del commercio al dettaglio nelle zone produttive è regolamentato con precisione, ed è limitato ai soli beni ingombranti. Tali norme dovrebbero valere allo stesso modo per soggetti di qualsiasi ordine di grandezza, e dovrebbero pertanto essere applicate e controllate con coerenza», spiega il presidente Philipp Moser (nella foto). L’associazione si dice però anche aperta al dialogo e alla ricerca di una soluzione definitiva del caso: «Noi accogliamo sempre con grande favore i nuovi insediamenti commerciali in Alto Adige, che siano grandi, medi o piccoli, se essi avvengono nei centri urbani e nelle zone residenziali. In questo modo è possibile garantire un giusto equilibrio tra piccoli e medi negozi a conduzione familiare ed esercizi della grande distribuzione. In questo senso vogliamo offrire alla drogheria il nostro aiuto per trovare una nuova location in città con l’obiettivo di arricchire ulteriormente il locale tessuto commerciale».













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