Gardena, affittata una struttura per i casi dubbi

Val gardena. Sono state oltre 2 mila le persone a seguire la seconda puntata di «Chiacchierata al caminetto – Aggiornamento per la stagione invernale e novità della Coppa del Mondo in Val Gardena»,...



Val gardena. Sono state oltre 2 mila le persone a seguire la seconda puntata di «Chiacchierata al caminetto – Aggiornamento per la stagione invernale e novità della Coppa del Mondo in Val Gardena», in diretta facebook e youtube, organizzata dal Consorzio Turistico Dolomites-Val Gardena. A fare il punto, anche sulle novità, è stato Christoph Vinatzer (presidente del Consorzio Turistico). «Purtroppo ci ritroviamo con una situazione che non ci aspettavamo e che ci mette in forte difficoltà. Di fatto è stato tolto a noi e ai nostri 3-4 mila collaboratori, il mese migliore dell’anno per lavorare. Si partirà il 7 gennaio e non in concomitanza con le gare di Coppa del Mondo come auspicato. Tutte le nostre proposte, avanzate alla Provincia, incluse di protocolli molto rigidi a cui la Val Gardena voleva attenersi, per assicurare la massima sicurezza agli ospiti, non sono state percepite in modo corretto e sono state tutte respinte. In ogni caso ci siamo preparati al meglio. Alcune strutture hanno comunque deciso di aprire pur sapendo che durante le vacanze di Natale potranno ospitare solo persone residenti in Alto Adige. Confermiamo l’allestimento di tre centri covid dove residenti, collaboratori e turisti possono farsi testare. Anzi in merito ai dipendenti, verranno invitati dai datori di lavoro ad effettuare dei test frequentemente. Inoltre è stata presa in affitto una struttura, gestita dalla Croce Bianca, per ricoveri di presunti positivi in attesa di un test Pcr, in modo da poter organizzare nel modo più sicuro il rientro a casa. Abbiamo fatto il massimo per garantire la sicurezza di chiunque venga in Val Gardena».

Interessante anche il punto fatto da Rainer Senoner (Presidente Comitato Organizzatore). Per la prima volta organizziamo le gare di Coppa del Mondo a porte chiuse. Ricordo che durante l’ultima discesa disputata, solo in zona arrivo, si contavano 12 mila spettatori. Secondo me lo sport deve proseguire, motivo per cui abbiamo deciso di accettare la sfida di organizzare un evento di tale portata con tutte le difficoltà del caso. Siamo motivati, abbiamo una squadra di centinaia di volontari, vogliosi di dimostrare di essere all’altezza delle aspettative, che dopo 50 anni di Coppa del Mondo, sono legittimamente molto alte. Ognuno, e quando dico ognuno, intendo proprio chiunque abbia a che fare con la manifestazione dovrà essere sottoposto a test anticovid prima durante e dopo le giornate di gara. Quindi non solo atleti e staff, ma tutti i collaboratori che partecipano attivamente all’evento. Un costo in più, una sfida in più, ma non vogliamo far svanire gli sforzi ed il lavoro che si protrae per 11 mesi l’anno, tanto meno quest’anno che se non altro la natura ci sta aiutando grazie agli oltre 150 centimetri di neve fresca appena caduta dal cielo e le buone previsioni meteo per la settimana prossima. Non mi resta che ringraziare tutti coloro che permettono di garantire le gare, istituzioni comprese, e di invitare ognuno a guardare le gare in televisioni». A margine dell’evento è stato presentato il presepe in legno alto 2,40 metri, esposto nel 2019 al Quirinale a Roma, scolpito dallo artista-scultore Filip Moroder, con l’aiuto dello scultore Thomas Comploi. S.Z.















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