L’exploit di Lara non basta per diventare sindaca 

Ortisei, la sfida col cugino. La vicesindaca è passata dalle 952 preferenze del 2015 a 1.109 «Sapevo che saremmo andati meglio ma il gap da colmare per spuntarla era ancora troppo»


Stefano Zanotti


Ortisei. Ben 1109 voti rispetto alle 952 preferenze del novembre 2015 non sono stati sufficienti a Lara Moroder per diventare la prima donna sindaco del capoluogo gardenese. Lara Moroder 51 anni, laureata in lingua e letteratura straniera a Innsbruck, sposata con 2 due figli, insegnante e gestrice di una struttura ricettiva, oramai è un punto fermo della Svp locale, per la Svp Ladina, ma anche per le donne a livello provinciale. Non a caso vanta un’esperienza politica importante: 10 anni da assessore comunale di cui 5 da vicesindaco, oltre a far parte degli organi provinciali della Svp per le donne e ad essere vice presidente del congresso dei sindaci Svp.

Ha subito capito, a scrutinio in corso, come sarebbe andata?

«A dire il vero ho seguito solo in parte lo scrutinio perché ero impegnatissima al lavoro. Inizialmente ero sorpresa dall’andamento. Poi, a risultati acquisiti ho trovato conferma alle mie ipotesi della vigilia. Sapevo che avrei recuperato ma anche che sarebbe stato difficile riuscire a spuntarla».

Quali sono stati i motivi per rimettersi in gioco dopo la sconfitta elettorale di 5 anni fa?

«Coraggio, determinazione e passione mi hanno contraddistinto già in passato. Davanti alle difficoltà non mi sono mai tirata indietro, anzi, dalle sconfitte si acquisisce spesso qualcosa in più. In questo caso ho rafforzato la mia tenacia e convinzione di poter far meglio che in passato».

Come giudica il gruppo della Stella Alpina di quest’anno con diversi nuovi innesti e il ritorno di Ewald Moroder?

«È stata una fortuna trovare un gruppo così interessato, unito e disposto a perseguire gli stessi obbiettivi. In particolare mi ha fatto piacere trovare persone che per la prima volta si sono affacciate alla politica, giovani e meno giovani, così come rappresentanti di ogni settore economico, donne e persone di origine non gardenese, che hanno dimostrato un particolare spirito di adattamento alla nostra realtà, cultura e storia. Per noi è stato assolutamente importante ritrovare una personalità forte, apprezzata dalla popolazione e con l’esperienza di Ewald Moroder. È capace ma soprattutto determinato in quello che fa e che non potrà che essere un valore aggiunto per tutti noi durante la prossima legislatura».

1109 preferenze, oggettivamente un buon risultato, cosa si sente di dire a chi ha creduto in lei?

«Prima di tutto ringrazio sinceramente di cuore le cittadine e i cittadini di Ortisei che con la loro stima mi hanno lusingato e riempito di gioia. Allo stesso tempo hanno rinforzato la mia autostima, dandomi tanta fiducia. Farò di tutto per non deluderli e continuerò a lavorare per il bene del nostro paese».

Quali sono i prossimi passi? «Noi come gruppo ci incontreremo a breve per analizzare il voto, dopodiché attendiamo le proposte dalla maggioranza che democraticamente è stata scelta dalla popolazione».

La palla passa dunque al cugino di Lara, Tobia Moroder, sindaco dal 2015. Tra le ipotesi anche una giunta con la Lega e senza la Svp.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













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