Ortisei pronta a dire «sì» al progetto tangenziale 

Stasera il consiglio comunale. Un’opera da oltre 30 milioni per ridurre il traffico in centro Sono in corso le verifiche geologiche lungo il previsto tracciato, il problema è trovare i fondi


Ezio Danieli


Ortisei. Stasera il consiglio comunale di Ortisei è chiamato a dare il proprio benestare allo studio di fattibilità per la realizzazione di una variante. Il parere è indispensabile per un’opera attesa per togliere il traffico dal centro, anche se l’eventuale realizzazione spetterà alla Provincia. Analogo benestare dovrà essere dato dal consiglio comunale di Castelrotto.

La Provincia vuol avere un quadro generale della situazione traffico a Ortisei: i vantaggi che deriverebbero dalla variante e quale tracciato realizzare con i relativi costi. La stessa Provincia sta proseguendo le perizie geologiche per vedere se esistono le condizioni per realizzare la variante: una squadra di uomini si è rimessa al lavoro per le verifiche disposte dalla Provincia, che si è accollata il costo (circa 40 mila euro) delle perforazioni, fondamentali per decidere se costruire la variante in tunnel fra Oltretorrente e Santa Cristina.

Il problema del finanziamento dell’opera è l’ostacolo principale da superare verso la variante, ma, prima, bisogna essere certi di non andare incontro a situazioni spiacevoli o contrattempi. Le prime perizie sono state completate nell’autunno scorso. Sono state poi sospese a causa delle condizioni del tempo. Ora uomini e mezzi stanno per riprendere il lavoro che, secondo i programmi, sarà concluso prima dell’estate. L’esito dei carotaggi dovrebbe essere noto alla fine dell’estate.

La giunta provinciale nel 2013 aveva dato il via libera al progetto di una circonvallazione a Ortisei e aveva deciso di modificare i piani regolatori di Ortisei, Santa Cristina e Castelrotto in modo che non venisse costruito nulla lungo quello che potrebbe essere il tracciato della variante, che dovrebbe partire dalla rotonda Petlin prima del tunnel sulla statale, proseguire con una galleria sotto il Col da Ronc e sbucare, dopo due chilometri circa, nella zona del campo sportivo di Santa Cristina, dove dovrebbe attraversare il rio Gardena con un ponte. Il tutto per un costo intorno ai 30 milioni di euro che nel frattempo è aumentato.

Ortisei comunque aspetta la circonvallazione, perché in paese si formano lunghe code che “frenano”, soprattutto nel corso delle stagioni turistiche, il traffico sulla statale. La via Tresval (di fatto una mini variante) non è più in grado di smaltire i flussi di veicoli nonostante i vari semafori installati negli anni.















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