Petizione contro gli impianti sul Pana

Ortisei. Una petizione è stata avviata via Facebook da un gruppo di cittadini di Ortisei per dire no al collegamento turistico sul Monte Pana verso Saltria. Il progetto, sostengono i firmatari...



Ortisei. Una petizione è stata avviata via Facebook da un gruppo di cittadini di Ortisei per dire no al collegamento turistico sul Monte Pana verso Saltria. Il progetto, sostengono i firmatari ricordando che coinvolgerebbe i territori di Santa Cristina e Castelrotto, “verrebbe a intaccare la zona dove Ortisei ha le sue fonti idriche”. Il Comune di Ortisei ha ribadito la settimana scorsa il suo parere contrario con un documento ufficiale. Ora c’è questa raccolta di firme che ieri ha toccato la quota di 1785 sottoscrittori. L’azione continuerà fino alla fine del mese, quando la giunta provinciale dovrebbe esprimersi sul progetto che, sottolineano i contrari, “rischia di avere ripercussioni non solo ambientali sulla Gardena”.

La petizione parte dalla considerazione che i “Piani di Cunfin sono tra gli ultimi luoghi di ritiro per molti animali selvatici. È un luogo di svago e quiete per le persone e un’area dove confluiscono le acque delle sorgenti sotterranee che sono le fonti che garantiscono l’acqua potabile per migliaia di persone”. E ancora: “Il progetto di un collegamento da Monte Pana a Saltria, sotto forma di ferrovia a cremagliera attraverso i Piani di Cunfin o poco più a valle, negli ultimi tempi in Val Gardena è molto discusso. Giustamente, trattandosi di un argomento molto delicato. Il valore di quest’area, di questo ecosistema, non è solamente un valore attuale, per noi adesso, ma è di importanza vitale per il futuro di generazioni che ancora devono nascere. L’acqua rappresenta un valore incalcolabile per lo sviluppo delle comunità e per l’ambiente locale. Nessuna ovovia, ferrovia a cremagliera, strada o simili, potranno ridarci quest’acqua, che questo progetto mette a rischio. Le fonti sotterranee possono essere a rischio e non bisogna mettere in pericolo il benessere di migliaia di cittadini. Abbiamo poi il dovere - prosegue il testo allegato alla petizione - di far inserire l’intera area del gruppo del Sella e del Sassolungo con i Piani di Cunfin ed oltre in un Parco Naturale, in una riserva naturale”. E.D.

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