«Quei contagi diffusi a partire da una festa di matrimonio»

Rasun anterselva. C’era anche il Comune di Rasun Anterselva tra le zone rosse in Alto Adige. A Rasun, poco meno di 3 mila abitanti, fino all’altro ieri erano 45 gli abitanti contagiati dal Covid e...



Rasun anterselva. C’era anche il Comune di Rasun Anterselva tra le zone rosse in Alto Adige. A Rasun, poco meno di 3 mila abitanti, fino all’altro ieri erano 45 gli abitanti contagiati dal Covid e una settantina le persone in quarantena. Con ordinanza del presidente Arno Kompatscher sono state chiuse per due settimane tutte le scuole (4 elementari e tre materne) e i servizi di assistenza alla prima infanzia. Serrande abbassate anche per bar e ristoranti, con questi ultimi che possono offrire i servizi di asporto e domicilio, mentre sono rimasti aperti i negozi. Inoltre, gli spostamenti da e verso il comune sono consentiti solo per motivi di lavoro, per la scuola e per altre documentabili necessità. Un lockdown parziale necessario perché i dati, sebbene non gravi, erano tali da richiedere un intervento per prevenire un aggravamento possibile della situazione.

D’accordo con questo intervento si è dichiarato il sindaco Thomas Schuster, che confida in un rapido ritorno alla normalità. “La situazione è sotto controllo sul territorio comunale - ha detto Schuster - e mi auguro possa migliorare la prossima settimana. Potremmo verificare subito come stanno andando i contagi, visto che in questi giorni le scuole sono comunque chiuse per le vacanze di Ognissanti”.

S’è fatto un’idea di come si siano diffusi i contagi?

“Credo che all’origine di tutto ci sia stato un matrimonio, con la festa seguente, che tanti problemi ha provocato anche a Monguelfo. Da allora i contagi sono aumentati progressivamente coinvolgendo parte della popolazione. Per fortuna nel nostro Comune non c’è una casa di riposo, per cui gli anziani per il momento non sono stati minacciati. Non arrivano segnali dalle case di riposo di Villabassa e di Brunico, dove sono alloggiati i nostri anziani”.

In paese come hanno preso le restrizioni in atto?

“Direi bene: la gente indossa la mascherina e le persone restano a debita distanza fra loro. In questo senso sono tranquillo e speriamo che questi comportamenti proseguano anche nelle prossime due settimane”.

Resta apprensione per il turismo, anche se che l’attività sciistica nel comune punta soprattutto sullo sci nordico.

“Speriamo che questa attenzione verso il fondo favorisca l’arrivo dei turisti. So che è tutto pronto ad accoglierli, ma tutto dipenderà dall’andamento dei dati del virus”.

E per il biathlon?

“Al centro di Anterselva il prossimo inverno non sono previsti eventi particolarmente importanti. Il che ci fa tirare un sospiro di sollievo perché, perdurando la pandemia, saremmo stati costretti a disdirli”. E.D.













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