Rissa fuori dalla discoteca: denunciati nove giovani 

L’intervento dei carabinieri a Brunico. Divisi in gruppi si erano sfidati nello scorso week end Hanno tutti fra i 20 e 30 anni. L’episodio era nato da una lite scoppiata per motivi sentimentali



Brunico. I militari della Compagnia carabinieri di Brunico hanno denunciato nove giovani per una rissa avvenuta all’esterno di una discoteca del posto nello scorso fine settimana. I carabinieri erano intervenuti nei pressi del locale notturno del capoluogo pusterese, dove in piena notte due gruppetti di giovani, forse dopo aver bevuto qualche alcolico, si erano affrontati.

Ascoltati i testimoni e i sanitari intervenuti, i carabinieri sono risaliti a tutti e nove i partecipanti alla rissa, denunciandoli per tale reato.

I nove hanno tutti tra i 20 e i 30 anni, sono regolarmente residenti in val Pusteria e sono originari dell’Albania.

I due gruppi si erano affrontati a seguito del confronto avvenuto tra due di loro, confronto probabilmente innescato per motivi sentimentali. Una donna, a quanto pare, era stata infatti al centro della discussione, forse l’ex fidanzata di uno e attuale fidanzata dell’altro. Dalle parole scambiate all’interno del locale, i due erano passati a quanto pare ai fatti dopo essersi spostati all’esterno, in strada, dove anche i rispettivi amici erano scesi in campo.

Sfida e confronto erano durati pochi attimi e poi i due gruppetti si erano dispersi e allontanati lasciando due di loro a “piangere le ferite”, registrando e lamentando ematomi, escoriazioni e distorsioni, lesioni giudicati guaribili per entrambi in sette giorni dopo il ricovero al vicino pronto soccorso dell’ospedale e dopo la diagnosi stilata dai sanitari.

“La rissa - chiarisce in un comunicato il Comando provinciale carabinieri Bolzano - è un reato che desta molto allarme sociale poiché rischia di coinvolgere talvolta ignari passanti e potrebbe avere infauste conseguenze per i contendenti. Ed è per questo che è severamente punita e che raramente i belligeranti riescono a scampare la giustizia grazie alle consuete minuziose indagini dei carabinieri”.

Locali chiusi dal questore. A fine maggio, a Brunico, in conseguenza di un’operazione dei carabinieri il questore di Bolzano Enzo Giuseppe Mangini aveva disposto la chiusura per quindici giorni del bar Liberty, perché giudicato “pericoloso per l’ordine pubblico, per la sicurezza, la salute e la tranquillità dei cittadini”. Al suo interno e nelle vicinanze del locale, le forze dell’ordine avevano individuato persone che sarebbero state coinvolte nel consumo e nello spaccio di droghe e, in particolare, un consumatore di cocaina, prima scoperto ad assumere droga all’interno di uno dei servizi igienici del locale e poi sottoposto a perquisizione personale e nella propria abitazione, dove, aveva riferito la questura, “sono stati trovati strumenti connessi con il consumo di sostanze stupefacenti e della droga”.

Lo scorso febbraio, lo stesso questore Giuseppe Mangini aveva invece disposto la chiusura per trenta giorni del bar Blackout, sempre a Brunico. Il provvedimento era stato ufficializzato dopo una segnalazione della locale compagnia dei carabinieri e in seguito a quella che nel comunicato stampa diramato dalla questura era descritta come “una brutale rissa a colpi di coltello e cocci di bottiglia”, nel corso della quale un ventunenne era rimasto ferito ed era stato “ricoverato in pericolo di vita, con prognosi riservata” all’ospedale di Bressanone e altri quattro, tra cui un sedicenne, avevano riportato ferite e lesioni.













Altre notizie

Attualità