Rogo all’alba al Club Moritzino: 40 pompieri salvano il rifugio 

Un simbolo dell’Alta Badia. Un faro si è surriscaldato e ha innescato le fiamme che si sono presto estese al tetto Attivata d’urgenza l’ovovia che sale da La Villa, sono intervenuti i vigili del fuoco. Craffonara: «Apriremo per la Coppa di sci» 


Ezio Danieli


Alta badia. Una serie di fortunate circostanze ha impedito, ieri poco dopo le 6, che un rogo creasse danni irreparabili al rifugio Moritzino sul Piz La Ila, a quota 2100 metri, sopra La Villa. Prima l’sos di un addetto alla sistemazione di una pista da sci, poi l’immediata disponibilità del direttore dell’ovovia che sale da La Villa e quindi il rapido intervento dei pompieri saliti in proprio con l’impianto a fune. L’incendio è stato domato dopo due ore e il rifugio è stato salvato. Dopo una serie di lavori potrà ospitare atleti e tecnici delle gare di Coppa del mondo sulla Gran Risa il 20 e 21 dicembre.

Il Moritzino ha una storia di oltre 50 anni di ospitalità e ristorazione, di serate spesso animate da vip. Ieri mattina, da un faro, che era normalmente acceso, s’è generato un surriscaldamento. Il fuoco è divampato coinvolgendo gran parte del tetto. L’ha notato una persona che stava curando la sistemazione di una pista ed è partito l’allarme. I vigili del fuoco di La Villa hanno avvisato il direttore dell’ovovia che sale al Piz la Ila, che ha messo in funzione l’impianto facendo salire i pompieri volontari di La Villa e di S.Cassiano. Sono stati allertati anche i pompieri di Badia e Corvara. “Siamo intervenuti con 40 uomini che hanno lavorato per quasi ore - ha raccontato Armin Bernardi, il comandante dei pompieri di La Villa - Il rogo ha causato danni seri, ma non ingenti come sembrava in un primo momento”.

Al Club Moritzino è iniziato subito il lavoro per rimettere le cose a posto. Dice il titolare Alexander Craffonara, figlio del mitico Moritz che ha dato il nome al rifugio dopo averlo costruito: “È andata meglio di quanto temevamo a un certo punto. Vorrei ringraziare i vigili del fuoco per il loro lavoro e il responsabile dell’impianto a fune che lo ha attivato rapidamente consentendo ai pompieri di usarlo. Adesso vediamo di riparare i danni, che sono nell’ordine dei 50 mila euro, prima del prossimo week end quando il rifugio ospiterà gli atleti e i tecnici della Coppa del mondo di sci. Per l’apertura al pubblico del Moritzino bisognerà attendere il 7 gennaio per le restrizioni dovute alla pandemia”.













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