San candido. Una vecchia casa disabitata, a Versciaco di Sotto frazione di San Candido, è stata distrutta da un incendio scoppiato nella serata di venerdì. I pompieri, intervenuti con 80 uomini e con una dozzina di mezzi, hanno lavorato per quasi otto ore per avere ragione delle fiamme ed evitare che le stesse arrivassero al vicino bosco. I vigili del fuoco hanno anche isolato all’interno dello stabile 4 bombole di gas, messe in sicurezza prima che potessero esplodere. I carabinieri sono impegnati negli accertamenti per stabilire le cause del rogo.

L’allarme è scattato verso le 20.40 di venerdì, quando alcuni passanti hanno notato del fumo uscire dal primo piano della vecchia costruzione a Versciaco di Sotto, una casa disabitata da tempo, dopo la morte del proprietario. I pompieri sono subito intervenuti e, vista l’entità del rogo, hanno chiesto l’aiuto dei colleghi di San Candido e di Prato Drava. I pompieri hanno "attaccato" le fiamme dall’esterno della casa. Un’ottantina di uomini con 12 automezzi hanno lavorato sodo per avere ragione delle fiamme. A complicare la situazione, poi, è arrivata la scoperta delle bombole di gas, che, nel caldo dell’incendio, minacciavano di esplodere con devastanti conseguenze. I pompieri sono riusciti a portarle fuori dalla casa rendendole quindi innocue.

Il lavoro di spegnimento del fuoco si è concluso alle 6 di ieri mattina quando anche gli ultimi focolai sono stati spenti. Un lavoro complicato quello dei pompieri, che hanno evitato che le fiamme arrivassero alle case vicine (un edificio abitato si trova a una decina di metri) e al bosco proprio a ridosso della vecchia casa. Sul posto, oltre ai carabinieri di San Candido, è sopraggiunto anche un equipaggio della Croce bianca, mobilitato nel caso, fortunatamente presto scongiurato, che qualcuno potesse essere rimasto ferito o intossicato nel grande incendio.

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