Si fermano il trenino del Renon e la funicolare della Mendola: dal 19 maggio autobus sostitutivi
E' l'esito del braccio di ferro tra la Provincia e la Sad. Ora si attende l'esito del ricorso al Consiglio di Stato
BOLZANO. Si fermano il trenino e la funivia del Renon e la funicolare della Mendola. E' l'esito del braccio di ferro che va avanti da mesi tra la Provincia e la Sad, che gestiva gli impianti prima che la Provincia decidesse per la scelta inhouse, ovvero di affidarli alla propria società, la Sta.
"Oggi terminano definitivamente le concessioni rilasciate dalla Provincia di Bolzano alla Sad Spa. Dal 1991 tali concessioni normano l'esercizio della funivia del Renon, della ferrovia a scartamento ridotto del Renon e della funicolare della Mendola.
L'immediata ricognizione della situazione da parte della Provincia ha dato come esito il fatto che l'affidamento dei servizi alla propria società in-house Sta è la soluzione più economica ed efficiente". Lo comunica la Provincia in una nota.
"La concessione, a suo tempo affidata senza gara a Sad, un'azienda privata, è stata prorogata più volte. Come pubblica amministrazione abbiamo il dovere, in conformità con il diritto europeo e nazionale, di affidare il servizio a una struttura provinciale o metterla in gara.
La Giunta provinciale ha scelto - dopo un'attenta ricognizione tecnica e legale - di adottare la soluzione in-house", ha detto l'assessore provinciale per la mobilità Daniel Alfreider. L'obiettivo dell'intervento provinciale è quello di "continuare a garantire il servizio alla cittadinanza sulla Mendola e sul Renon".
"La Sad - prosegue la nota - sta tentando di evitare il passaggio del servizio a Sta per poter continuare a gestire il servizio ottenendo il corrispettivo pagamento in cambio. A questo scopo l'azienda ha anche rifiutato di restituire i beni acquistati dalla Provincia, opponendosi al regolare passaggio di consegne alla Sta". "Il progetto della Sad di vendere all'estero i treni finanziati con denaro pubblico è stato bloccato grazie a un pronunciamento del tribunale. Il Consiglio di Stato a Roma deciderà ora sull'ennesima richiesta di proroga del servizio avanzata da Sad. Abbiamo massima fiducia nella giustizia. L'amministrazione provinciale farà di tutto per garantire ai cittadini e ospiti dell'Alto Adige un servizio efficiente, superando al più presto questa situazione", ha spiegato Alfreider.
Da domani, mercoledì 19 maggio, e fino alla decisione del Consiglio di Stato di Roma sul ricorso urgente presentato da Sad attesa per venerdì, sarà previsto un servizio di autobus sostitutivo.