Tribunale

Uccise la moglie incinta, nella prima udienza d’appello chiesto l’ergastolo

Mustafa Zeeshan, 43enne pakistano, nella notte tra 29 e il 30 gennaio 2020 picchiò e soffocò la moglie Fatima, incinta di 8 mesi. In primo grado era stato condannato alla reclusione a vita

IN PRIGIONE. Raccolte le testimonianze dei compagni di cella
LA CHIAMATA. L'uomo chiamò il 112 dopo ore dall'omicidio
INTERROGATORI. Il marito resta in cella, ma si chiude nel mutismo
LA MORTE. Fatima fu soffocata con uno straccio



BOLZANO. Nella prima udienza in Corte d'assise d'appello, il sostituto procuratore generale, Donatella Marchesini, ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado e, quindi, la condanna all'ergastolo, per Mustafa Zeeshan, il 43enne pizzaiolo pakistano che, nella notte tra 29 e il 30 gennaio 2020, uccise la moglie Fatima, incinta di 8 mesi.

A presiedere la giuria popolare, la giudice Silvia Monaco, giudice a latere Michele Papparella.













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