Artigianato e internet insieme per la cultura 

Senales, raccolta fondi per un museo che fa vivere un percorso all’interno di una segheria veneziana



SENALES. Un museo esperienziale, lo “Schnalser Säge”, nato intorno a una segheria veneziana restaurata, a Madonna di Senales. A inaugurare questo luogo dove respirare artigianato, tradizione e vita rurale, in settembre, sarà la famiglia Metzdorff, grazie anche a una campagna di crowdfunding (cioè di raccolta fondi con piccoli premi per chi vorrà contribuire).

I Metzdorff si sono trasferiti in Alto Adige dalla Germania otto anni fa: un giorno il signor Metzdorff ha trovato nel bosco una segheria veneziana, così ha deciso di rilevarla e di eseguirvi autonomamente dei lavori di restauro. Poco tempo dopo la giovane operatrice economica Lisa Metzdorff ha aperto la piccola falegnameria Schnalser Säge, con l’obiettivo di poter sopportare meglio i costi di restauro.

L’azienda si è rivelata un successo, soprattutto per quanto riguarda la realizzazione di oggetti in cembro. Ora la famiglia vuole compiere un passo successivo: aprire un museo esperienziale a Madonna di Senales, località in cui la segheria dovrebbe trovare la propria nuova casa.

«Il museo esperienziale è un progetto creato col cuore – ha spiegato Lisa Metzdorff – Vogliamo restituire qualcosa a questa terra e al contempo offrire qualcosa a locali e turisti». L’infrastruttura necessaria al funzionamento della segheria e degli altri impianti del museo dovrà essere realizzata entro settembre: per coprire una parte dei costi, la famiglia Metzdorff ha quindi deciso di rivolgersi a chiunque creda nel turismo esperienziale. Per sostenere la campagna si può dare il proprio contributo entro il 13 agosto sul sito www.crowdfunding-suedtirol.it e ricevere un ringraziamento speciale a seconda del contributo, dai souvenir in cembro ai pomeriggi esperienziali per l’intera famiglia.













Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi
la promessa

Kompatscher: «Adesso basta: stop a case costruite per i turisti» 

L’emergenza abitativa. La risposta del governatore ai sindacati: «Gli alloggi nelle nuove aree convenzionate solo per residenti stabili». I rappresentanti dei lavoratori: «La zona di ponte Roma resti produttiva». Il sindaco: «Bisogna ampliarsi nei centri limitrofi»


antonella mattioli

Attualità