SILANDRO. I Verdi hanno presentato un esposto alla procura della Repubblica presso la Corte dei Conti in merito "alle azioni dei responsabili del comune di Silandro nel corso dei lavori di demolizione dell'area dell'ex caserma Druso".

Nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 2022, alcuni escavatori da demolizione, scortati dalla polizia municipale di Silandro, sono arrivati nell'area della caserma "Druso" ed hanno iniziato a demolire l'edificio degli ufficiali alle 4.30 del mattino. I lavori, spiega una nota dei Verdi, erano stati ordinati dal sindaco, Dieter Pinggera, con un'ordinanza del 4 ottobre.

Per i Verdi, "questa azione del sindaco e dell'amministrazione comunale di Silandro è molto discutibile dal punto di vista politico, ma anche da quello giuridico". "Sempre più cittadine e cittadini di Silandro e dell'intera Val Venosta - prosegue la nota - hanno riconosciuto negli ultimi anni il valore aggiunto del polo di innovazione e del centro culturale creato nell'ex caserma sotto l'egida dell'associazione "Basis Vinschgau".

Di conseguenza, il progetto del comune di Silandro di demolire gran parte del sito e di farlo riqualificare è stato sempre più criticato e messo in discussione". "L'area della caserma dovrebbe andare a beneficio dei giovani che, soprattutto nelle zone rurali, trovano troppi pochi spazi di incontro e creatività", afferma Barbara Lemayr, co-portavoce dei Giovani Verdi.

Invece, "con questa ordinanza di demolizione, si è voluto mettere tutti davanti al fatto compiuto e mettere così fine a un discorso più ampio all'interno della società sull'uso da fare di questa grande area, lasciando così mano libera all'amministrazione comunale e al suo interesse". Con "questo approccio simile a un'imboscata da parte del sindaco, sono stati violati tre principi politici: un'amministrazione corretta, la partecipazione dei cittadini e i principi dell'edilizia sostenibile", sostiene il consigliere provinciale dei Verdi, Hanspeter Staffler.