Conoscere l’epilessia: il webinar del Tappeiner

Merano. Per la Giornata internazionale dell’epilessia che si celebra domani, il Centro per la diagnosi e cura dell’epilessia dell’ospedale Tappeiner si fa promotore dell’organizzazione di una serie...



Merano. Per la Giornata internazionale dell’epilessia che si celebra domani, il Centro per la diagnosi e cura dell’epilessia dell’ospedale Tappeiner si fa promotore dell’organizzazione di una serie di eventi volti a sensibilizzare la popolazione verso una patologia che in Alto Adige colpisce oltre 5 mila persone.

Fondato da Frediano Tezzon, ex primario del reparto di Neurologia, il centro regionale di riferimento per l’epilessia presso il nosocomio meranese oggi è gestito dal dottor Francesco Brigo, dalla dottoressa Bruna Nucera e dal dottor Fabrizio Rinaldi. La particolarità del centro meranese sta proprio nell’aver ottenuto nel 2014 il riconoscimento dalla Lega italiana contro l’epilessia (Lice) quale centro di riferimento per tutto il Trentino-Alto Adige. Il polo d’eccellenza meranese collabora da anni con le università di Trieste e Paracelsus di Salisburgo, oltre ad avere un proficuo dialogo con la Lice che è valso a Merano oltre 120 pubblicazioni scientifiche di livello internazionale dal 2012 ad oggi. Ogni anno sono oltre 500 le visite ambulatoriali e tramite Pronto soccorso presso il centro meranese di riferimento per l’epilessia che collabora stabilmente con i reparti di Neurologia e Riabilitazione dell’età evolutiva dell’ospedale di Bolzano e vede proprio nella figura del dottor Brigo uno dei massimi esperti della materia.

Per dare visibilità alla Giornata internazionale dell’epilessia questa particolare ricorrenza, il centro meranese organizzato una serie di eventi indirizzati alla sensibilizzazione della popolazione. «L’obiettivo generale è la rimozione dello stigma legato alla malattia, aumentando la conoscenza della stessa nella popolazione», ha spiegato il dottor Rinaldi. Manifestazioni che inizieranno con il “Let’s Shine Life” di domani, l’illuminazione in viola della cupola del Kurhaus di Merano e della collina di Bolzano, e che proseguiranno il 16 febbraio con un incontro webinar gratuito per medici, studenti di medicina e infermieristica e tutti gli interessati. Nel corso dell’incontro verrà presentato il Centro, si spiegherà come intervenire quando si verificano le prime crisi epilettiche con particolare riguardo alle problematiche di questa patologia nelle pazienti in stato di gravidanza.

Oltre alla divulgazione attraverso un canale Youtube nel quale i medici del Centro spiegheranno quali sono le problematiche attorno al tema dell’epilessia e lo sviluppo della telemedicina in tutte le sue forme, il centro è promotore di uno studio nazionale sull’epilessia collegato alla realizzazione di una particolare applicazione per smartphone grazie alla quale oltre a diverse funzioni il paziente potrà contattare direttamente medici specializzati per ottenere consigli. L’idea di Brigo e della sua équipe è quella di estendere a livello internazionale l’app frutto di una collaborazione tra un ricercatore italiano e uno svizzero, nella speranza di coinvolgere in questo progetto anche i paesi in via di sviluppo. Insomma, per il centro meranese non solo cura dei pazienti ma anche una proficua attività di ricerca volta a controllare quella serie di problematiche legate all’insorgenza di attacchi epilettici che se non trattate adeguatamente possono essere causa di un importante peggioramento della qualità di vita. Per chi volesse iscriversi al webinar del 16 febbraio è sufficiente scrivere all’indirizzo epilessiamerano@sabes.it

«Si dice epilessia, ma sarebbe corretto parlare di epilessie, al plurale, con la relativa difficoltà di inquadramento diagnostico che ne deriva e che presuppone nel medico un alto livello di esperienza e specializzazione», ha spiegato Brigo nel corso di una conferenza online di presentazione delle attività del Centro e della Giornata internazionale. Una patologia complessa, l’epilessia, proprio per i problemi di vita sociale che ad essa si associano, molto spesso inabilitanti o capaci di restringere fortemente lo spazio di manovra di un paziente. Per questo, l’importanza di una corretta diagnosi alla quale deve essere associata la somministrazione di una terapia adeguata che prevede una costante attività di monitoraggio delle evoluzioni della patologia. Solo un terzo dei pazienti affetti da epilessia è in grado di controllare una crisi – hanno spiegato Brigo e i suoi colleghi nel corso della conferenza online – mentre nei due terzi dei casi questa patologia presenta qualche forma di crisi anche in seguito all’assunzione di farmaci. Da qui la definizione dell’Oms dell’epilessia come malattia sociale che può addirittura modificare le decisioni personali e influire sull’attività lavorativa, fino alle problematiche legate a donne epilettiche in stato di gravidanza. In questo senso, si capisce l’importanza del lavoro svolto dal centro meranese come polo di ricerca di livello internazionale nel ventennale della Giornata internazionale dell’epilessia.J.M.













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