Corsa dei masi, gusto e solidarietà

Ultimo. Si è svolta nei giorni scorsi la tradizionale Corsa dei masi della val d’Ultimo, organizzata dall’omonimo comitato e dall’ufficio turistico della val d’Ultimo/Proves. La competizione si snoda...



Ultimo. Si è svolta nei giorni scorsi la tradizionale Corsa dei masi della val d’Ultimo, organizzata dall’omonimo comitato e dall’ufficio turistico della val d’Ultimo/Proves. La competizione si snoda lungo il percorso dei masi della val d’Ultimo. Ogni anno, i contadini della valle mettono a disposizione i loro sentieri per consentire lo svolgimento della corsa.

Anche quest’anno, la Corsa dei masi è stata all’insegna del motto “Correre e fare del bene”. Insieme all’azienda Sportler, per ogni partecipante il comitato organizzatore ha donato due euro al fondo di solidarietà rurale (nel 2018 erano stati raccolti 1350 euro).

Non è mancato un momento conviviale, all’arrivo, quando atleti e pubblico hanno trovato gli stand con le specialità culinarie della valle, con un programma di musica dal vivo a cura di associazioni, organizzazioni e produttori locali, ma anche giochi e attività come il trekking a cavallo per i bambini.

Di seguito i podisti classificatisi al primo posto nelle rispettive categorie. Per i 500 metri riservati ai bambini: Lena Hofer e Noah Schweigl (cat. 2012-13), Klara Alber e Jakob Jan Berger (2010-11), Lea Perathoner e Hannes Maryl (2008-09). Ragazzi (un chilometro, a Pracupola): Sara Galante e Anton Paul (2006-07), Stefanie Egger e Filippo Cecchin (2004-04). “Guat Gongen” (8,5 chilometri tra Pracupola, San Nicolò e ritorno): Massimo Danesi. Corsa popolare (8 chilometri tra Pracupola e Santa Valburga e ritorno): Veith Berger. Corsa classica (14,8 chilometri tra Pracupola, San Nicolò, Pracupola, Santa Valburga e Pracupola): Gianmarco Bazzoni.













Altre notizie

il ricordo

«René, un modello per i nostri giovani con l’etica del samurai nel cuore» 

Il sindaco: «Spaziava dalle arti marziali al gruppo parrocchiale, dal Volkstanzgruppe all’Egetmann. E c’era sempre per tutti» Anche il papà era morto in montagna. Il campione e amico Zadra: «Un esempio in termini di coraggio, onore, lealtà con un pizzico di sana follia» (nella foto René Calliari con l’amico e coach Markus Zadra)


Massimiliano Bona

Attualità