Malles. Gli asili sono chiusi, anziché starsene a case nove collaboratrici delle cucine si sono convertite a svolgere lavori di giardinaggio e abbellimento del paese. Un impegno che tutta la comunità del paese dell’Alta Venosta ha apprezzato.

A disposizione.

Riconoscibili dal gilet arancione fornito dall’amministrazione municipale, le nove cuoche sono in azione già da vari giorni. Quest’anno il Covid ha costretto le strutture per l’infanzia a bloccare le attività parecchio prima del solito e le cuoche hanno riposto pentole e mestoli senza più riprenderli. Così, all’insegna della flessibilità, si sono messe a disposizione della comunità per fare altro.

Compromesso.

Munite di guanti e secchi, attrezzi da giardinaggio e rastrelli, hanno cominciato a riassettare pertinenze pubbliche a bordo strada, aiuole, fioriere. Tanta buona volontà sostenuta da un pollice verde che ha consentito di rimettere a nuovo alcune zone che, per diversi motivi, non avevano ottenuto l’adeguata manutenzione o erano comunque state trascurate. Magari anche perché durante il coronavirus tante attività si erano fermate, la natura invece ha continuato a fare il suo corso e per ripristinare ogni angolo del paese ci vuole tempo. «È stato trovato un bel compromesso grazie alla flessibilità dimostrata» dice il sindaco Ulrich Veith. «E stanno svolgendo un ottimo lavoro: il paese è sempre più tirato a lustro.

Il caso analogo.

In attesa di tornare in cucina e preparare i pasti per i bambini, le cuoche dunque badano al paese. Ma Malles non è l’unico Comune in cui si sono concretizzate circostanze del genere: anche a Brunico, infatti, due cuoche, pur di lavorare (e non essere costrette a restare a casa fino a settembre) hanno accettato di buon grado di iniziare un iter formativo e di passare all’ufficio anagrafe.