Per l’acqua dalla Venosta altri 1,7 milioni 

Rete idrica. Assegnati i lavori per l’ultimo lotto del risanamento della condotta Vallicola: rifornisce il 60% della città Al rush finale un percorso iniziato dieci anni fa per un costo complessivo di 16 milioni: coinvolti diversi Comuni



Merano. A dieci anni dalla decisione di intervenire, giungono in dirittura d’arrivo i lavori per il rifacimento della condotta idrica Vallicola. Si parla di un’infrastruttura cardine per varie Municipalità del Meranese e in particolare per Merano stessa, visto che rifornisce d’acqua il 60 per centro delle famiglie della città.

L’appalto.

Ieri mattina, infatti, in municipio sono stati affidati i lavori per il risanamento della rete nel tratto compreso fra Naturno e Plaus. Si tratta dell'ultimo lotto per il rinnovo della condotta venostana sottoposta da diversi anni a lavori. L'appalto è stato assegnato all'associazione temporanea di imprese composta dalle ditte Passeirer Bau srl di San Martino in Passiria e Costruzioni Ices Srl di Spormaggiore (Trento). L’Ati così formata ha proposto un prezzo di 1,76 milioni di euro per l’intervento a fronte di una base d’asta di 2,28 milioni (Iva esclusa). Dunque un ribasso di circa il 23% che ha consentito di sopravanzare alttri cinque proponenti (due società sono invece state escluse).

Il percorso.

«La condotta Vallicola, dalla fonte situata a Castelbello-Ciardes fino alla chiusa di Tel, era in pessime condizioni e si è dovuto procedere a un suo risanamento», ha spiegato ieri il Comune in una nota. Nel 2009 i Comuni di Merano, Lagundo, Marlengo, Cermes e Lana avevano elaborato un programma di lavori per sostituire le tubature nell'intero tratto e nell'arco di otto anni. Il costo complessivo dell'opera si aggira sui 16 milioni di euro ed è stato suddiviso fra i Comuni partecipanti (Merano 60%, Lana, Lagundo e Marlengo 12%, Cermes 4%).

I lavori del 1° lotto nel tratto Saring-Plaus vennero avviati il 4 ottobre del 2011. «Tutti gli interventi - così ancora il Comune - sono stati fin qui eseguiti nel periodo invernale per non ostacolare l'attività agricola».













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