clima

Quaranta sensori rilevano le isole di calore 

Un’iniziativa nell’ambito del progetto JustNature - Merano è capofila - finanziato  dall’Unione europea che prevede attenzione soprattutto nei confronti del verde privato



MERANO. Ieri la pioggia a intermittenza ha dato una tregua. Ma il caldo non lascerà la presa, dicono le previsioni, pur attenuandosi. È così che diventano di estrema attualità il 37 sensori per rilevare le temperature installati dal Comune nell’ambito del progetto JustNature, di ben più ampia portata.

Sito pilota.

I primi risultati del progetto europeo JustNature, che mira alla creazione di spazi verdi di alta qualità dal punto di vista ecologico, accessibili a tutti i gruppi sociali e in grado di mitigare gli effetti del cambiamento climatico sono stati presentati ieri nella conferenza di giunta. Il Comune di Merano - insieme ad altre sei città europee, dal Belgio alla Grecia - è sito pilota del progetto, finanziato dal programma europeo di ricerca e innovazione Horizon 2020. Il progetto, iniziato nel 2021 con il coinvolgimento di oltre venti partner in tutta Europa, durerà fino al 2026 e mira a testare e sviluppare diverse soluzioni basate sulla natura (dette nature-based solutions o NBS) nei sette siti pilota. Questi siti, denominati "City Practice Labs", sono chiamati a implementare soluzioni basate sulla natura per garantire una giusta transizione verso città a basse emissioni di carbonio, basata sul principio del diritto allo spazio ecologico.

Spazi verdi di alta qualità ecologica.

«Le aree verdi urbane – ha fatto osservare la vicesindaca e assessora all’ambiente Katharina Zeller - costituiscono una risorsa fondamentale per la sostenibilità e la qualità della vita in città perché, oltre alle funzioni estetiche e ricreative, contribuiscono a mitigare l’inquinamento dell’ambiente, migliorano il microclima delle città e mantengono la biodiversità».

«Per creare spazi verdi di alta qualità dal punto di vista ecologico e con un'elevata biodiversità che contribuiscano a mitigare gli effetti del cambiamento climatico e un accesso equo per tutti i gruppi sociali, il progetto JustNature prevede a Merano un'ampia gamma di attività con il coinvolgimento di cittadini ed esperti.

Fra queste le principali sono la progettazione partecipata di un "Giardino per tutti" in via Winkel, l’installazione di sensori per il rilevamento dell’effetto isola di calore, la realizzazione di una mappatura dettagliata delle alberature private del territorio comunale attraverso un volo Lidar (effettuato a febbraiuo: individua un bersaglio e ne determina la distanza per mezzo di un raggio di luce) e lo sviluppo di un servizio di consulenza e di formazione sulla gestione ecologica degli spazi verdi ecologici per il personale della Giardineria comunale della città, per i progettisti e per i proprietari privati.

Un documento guida.

«A tal riguardo è stato predisposto – e presentato in una serata informativa svoltasi a maggio 2023 e aperta a dirigenti del Comune e progettisti - un “Documento guida per la progettazione del verde a Merano”» specifica Andrea Balestrini, che assieme all'ingegnera Ruth Lochmann fornisce consulenza al Comune per il progetto. «L’obiettivo è promuovere la progettazione di soluzioni basate sulla natura all’interno del quadro comunale di pianificazione urbanistica nonché di promuovere un dialogo più costruttivo fra progettisti e funzionari comunali e di aumentare così il valore ecologico del verde nelle trasformazioni edilizie.

«Progettare il verde a Merano – aggiunge Balestrini – significa prestare particolare attenzione al bilanciamento della qualità ornamentale e di fruizione del verde storico con le attuali esigenze di prestazioni ecologiche, regolazione climatica e manutenzione efficiente. La preponderanza della superficie di verde privato sulla totalità delle aree verdi nel territorio comunale urbanizzato (il 39% del territorio urbano comunale è costituito da aree verdi, di questo il 31% è di proprietà privata) rende ancora più impegnativa questa sfida».

 













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