Sciiti, Sessantotto e oppio La grande storia di Rampini 

L’appuntamento. La Biblioteca civica porta il giornalista sul palcoscenico del teatro Puccini Lo storytelling parte da eventi epocali del passato per guardare con occhi diversi il presente



Merano. Con il nuovo anno riprendono le iniziative culturali organizzate dalla Biblioteca Civica di Merano. Il primo evento in calendario rappresenta anche il primo incontro della rassegna Appuntamento a Merano, giunta alla sua decima edizione e che quest’anno, a differenza delle passate edizioni, non sarà più concentrata nel periodo estivo ma vedrà gli incontri con gli autori diluiti nell’arco di tutto l’anno.

Protagonista d’eccezione di questo primo appuntamento, previsto per sabato 11 gennaio alle 20.30 al teatro Puccini, sarà Federico Rampini, giornalista, scrittore e analista di geopolitica di fama internazionale, che porterà a Merano il suo nuovo spettacolo teatrale, “Quando inizia la nostra storia”.

«La storia è maestra di vita e dobbiamo riscoprirla come guida». Per decifrare gli eventi del presente è necessario guardare a quelli del passato con occhio attento e senza pregiudizi. Perché Gutenberg è strettamente connesso a Facebook? La Compagnia delle Indie rappresenta l’inizio dell’era capitalista che arriva fino al crac della Lehman Brothers? L’incontro tra Richard Nixon e Mao Zedong è un riflesso del meeting tra Donald Trump e Kim Jong-un? Tra letture del passato e racconti dei suoi viaggi e degli eventi vissuti da testimone, Federico Rampini ripercorre e interpreta la storia attraverso alcune date-chiave, per fare luce sui sorprendenti legami tra eventi epocali del passato e il nostro presente.

È un ritorno alla storia per comprendere l'attualità, un racconto in forma di conferenza teatrale, uno storytelling in veste scenica attraverso alcune date fondamentali della storia. Il 1979, per esempio, è un anno fondamentale per la religione islamica: venne instaurato il regime sciita in Iran, l’Unione Sovietica invase l’Afghanistan, gli estremisti sunniti occuparono la grande moschea della Mecca. Poi il Sessantotto, la nascita di Israele, la Grande Fame irlandese di metà Ottocento, la costruzione del canale di Suez che apre la via al globalismo, le guerre dell’oppio in Cina, fino a vicende più recenti. L’ingresso è libero.













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